Calcio Napoli 1926
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interviste

Giordano: “ADL torni a lavorare come un manager moderno. Napoli da non rivoluzionare”

Giordano
L'analisi del noto giornalista
Giovanni Montuori

Antonio Giordano, noto giornalista, ha parlato a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live soffermandosi sul futuro del Napoli:

“Con Conte rivoluzione della rosa? Conte non si discute, la rivoluzione di fatto c’è perché andranno via tutti gli acquisti sballati di queste ultime due sessioni di mercato (ad eccezione di Cajuste e Natan) e poi ci sarà l’addio di Osimhen e di Zielinski. Se si gioca a tre in mezzo al campo, servono 6 centrocampisti e ad oggi ne abbiamo tre. Con una difesa a tre servono sei difensori, io terrei certamente Rrahmani. Se si gioca con due attaccanti, quelli di cui è fornita la rosa del Napoli sono troppi. Il momento del Napoli è molto particolare, difficile. Bisogna capire se De Laurentiis è capace di prendere ancora decisioni da manager moderno come nei diciannove anni precedenti o se invece sarà quello di quest’ultimo anno che pensa di decidere tutto. Non so chi dei quattro candidati alla panchina del Napoli sia più vicino, ma sono quattro soluzioni importanti. Zanoli? Mi è sempre piaciuto tanto, si è bruciato gli ultimi due anni, anche con la Salernitana. Se torna, non potrebbe restare Mazzocchi. Cajuste? Un anno di apprendistato gli ha fatto bene, è entrato in una situazione complicatissima e vanno colti i segnali di crescita che ci sono stati. Stesso discorso per Natan. Gasperini? Mi affascina molto l’idea Gasp. La sua Atalanta gioca benissimo, lui valorizza i giocatori, sa far cambiare pelle alla squadra anche durante l’anno. Tifosi definiti ‘Clienti’? È una delle tante, sgradevoli affermazioni di De Laurentiis.


Preoccupazione per il futuro? Per 19 anni De Laurentiis, con i tanti errori dialettici, ha però avuto una condotta di crescita per il club. Al ventesimo ha sbagliato tutto, la preoccupazione è legittima. Il patron deve aiutarci a capire quale dei tanti De Laurentiis sarà quello del futuro. Conte, elementi a favore o a sfavore? Sì perché è un allenatore di personalità, carismatico, vincente. No perché nel caso in cui venissero confermati gli incontri, il problema non sarebbe di carattere economico: Conte non credo abbia remore nel mettersi in discussione ma vuole un progetto che lo convinca. Il Napoli ha una qualità tecnica elevatissima, Olivera, Rui, Rrahmani sono giocatori veri come Di Lorenzo e Meret e diversi attaccanti: non va rivoluzionata la rosa, va solo puntellata. La squadra è già fatta e finita per larga parte”

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