Sulle critiche alla vigilia: "Io canto quello che mi sento di cantare, sono di pancia. Canto il napoletano dei rioni, dei ragazzi che lavorano, di quelli che si dedicano le frasi d’amore su WhatsApp. Il dialetto peraltro si è sempre evoluto: da Salvatore Di Giacomo ad Alessandro Siani. Io mi ispiro proprio al dialetto del mio amico Alessandro".
Sul red carpet con la tuta del Napoli: "Non solo rapper, ma anche calciatore? Non scherziamo. Io a calcio sono proprio scarso. E non lo seguo nemmeno più di tanto. Guardo solo le partite del Napoli".
Sul rapporto con Gollini e Donnarumma: "A Napoli mi sento con tutti ma con Gollini c’è un rapporto anche artistico. Viene spesso a trovarmi in studio. E abbiamo fatto anche freestyle insieme, componendo alcune strofe. Lui è un rapper molto bravo".
Sulla possibile vittoria del Festival: "Se dovessi vincere Sanremo, non oso immaginare cosa potrebbe accadere nel mio rione. Andrò ovviamente a ringraziare tutti i miei compaesani e i miei amici a prescindere dalla classifica finale. Tutto quello che verrà fino a sabato per me sarà sempre grazie a Napoli. Dunque al ritorno in città voglio restituire con il mio affetto e la mia presenza il calore che ho ricevuto in queste ore dai napoletani".
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