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Milanese: “Garcia? Le principali colpe dell’andamento attuale del Napoli sono sue”

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L'ex calciatore del Napoli è intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio
Enrico Esposito

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station RadioMauro Milanese, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Inter, ha parlato anche di Rudi Garcia. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Milanese su Garcia

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"Che sensazioni lascia la partita contro l’Union? Dispiace, forse non influirà sul passaggio del turno quanto, più che altro, sul morale della squadra. I tedeschi non segnavano da diverse partite e venivano da dodici sconfitte consecutive. Il Napoli aveva dimostrato di saper imbastire una gara combattiva già all’andata e al ritorno ci si attendeva potesse dare seguito ai favori del pronostico. Sarebbe stato un successo importante anche per dare maggiore continuità alle recenti vittorie.Anche se è difficile fare paragoni con una stagione straordinaria come quella passata, è un Napoli che fa tanti passi falsi sulla prestazione e il rendimento. Un pareggio come quello di mercoledì comporterà delle conseguenze? Come vive un dirigente un momento come quello attuale, dopo un pareggio che influisce anche sull’aspetto economico? Passare il turno o qualificarsi alla Champions influisce anche sulle prospettive del club, condizionando il mercato. È importante anche per il ranking delle squadre italiane, in modo da poter considerare il nostro campionato ancora tra i primi quattro d’Europa. Poi, c’è l’umore dei tifosi e quello della squadra. Come vive un tecnico un momento così particolare? Non lo vive bene. È chiaro voglia dimostrare tranquillità, anche se in conferenza ha mostrato di cominciare ad incassare qualche colpo tra giornali, i tifosi e le richieste del presidente. Napoli, inoltre, è una città che, vissuta nel quotidiano, ti carica di pressione. Le colpe, fino ad oggi, sono da addossare principalmente al tecnico. Come detto, l’allenatore vive la situazione con grande pressione, così come la società. I tifosi, d’altronde, sono abituati bene”.


Anche non sfruttare la rosa nella sua totalità può essere un fattore? "Si rischia di creare tanto malcontento. Vediamo come Inzaghi, nelle turnazioni, decida spesso di lasciare fuori giocatori importanti. Inoltre, il tecnico nerazzurro predilige tanti cambiamenti anche a gara in corso, fidandosi della propria rosa. Nella gestione degli uomini sussistono anche tante valutazioni, come quelle sulle energie da dosare. Garcia, oggi, può andare anche un po’ in confusione, domandandosi quali siano le scelte migliora da assumere. Si è messo in una condizione in cui ogni scelta rischia di essere oggetto di polemica. Inter squadra favorita per il tricolore? Hanno tutto per vincerlo. Le vittorie garantiscono sempre convinzione alla squadra. Guardiamo Lautaro che, dopo il Mondiale, sembra essersi consacrato. Un calciatore capace di decidere le partite anche da subentrato. Anche le altre rose, però, sono competitive. Basti guardare agli attaccanti a cui la Juventus può affidarsi. Sono le rivali che devono fare qualcosa in più. Dopo lo scudetto del Napoli, il secondo posto della Lazio e gli innesti della Roma, mi aspettavo un campionato più equilibrato. Quel che fa la differenza è la convinzione. Mentalmente, soltanto i nerazzurri possono perdere questo scudetto".

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