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MILAN, ITALY - OCTOBER 21: (L-R) President of AC Milan Silvio Berlusconi and Adriano Galliani atend the Berlusconi Trophy match between AC Milan and FC Internazionale at Stadio Giuseppe Meazza on October 21, 2015 in Milan, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)
Adriano Galliani ha lasciato il Monza dopo la cessione del club e si è raccontato a La Gazzetta dello Sport:
"Un’emozione forte. Lascio il club che amo da quando avevo 5 anni e mia madre mi portava allo stadio, la squadra della mia città. Ho ringraziato la nuova proprietà che mi aveva offerto la carica di presidente. Ma non mi vedo in una società che non sia di Silvio Berlusconi/Fininvest".
La promozione vale una Champions del Milan?
"Di più. Il Milan ne aveva già vinte due prima di Berlusconi. Il Monza in A non c’era mai stato. Quando il presidente lo aveva promesso, qualcuno aveva sorriso. Come quando aveva promesso un Milan campione del mondo".
Difficile convincerlo ad acquistare il Monza?
"No. Inizio settembre 2018. Pranzo tradizionale ad Arcore con il presidente, i figli e i più stretti collaboratori. Prima di sederci, butto lì: “Lo sa che il Monza è in vendita?” Berlusconi lo riferisce a tavola. Io abbasso la testa sugli spaghetti, temendo una reazione negativa, invece l’idea piace. Il presidente ordina: “Adriano, vai e fai”. Il giorno stesso trovo l’accordo con Felice Colombo, che era stato con me nel cda del Monza nel ’75. L’accordo sulla parola tra due brianzoli. E poi la scalata dalla C alla A. Solo un uomo avrebbe potuto realizzare l’impresa: Silvio Berlusconi. Mi manca la sua amicizia, non c’è un solo giorno in cui non pensi a lui".
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