Si aspettava così la Juventus nel primo tempo?
"Quello che fa la Juventus quando ha voglia di mettere in difficoltà gli avversari ti mette in difficoltà, hanno fisicità, sono forti sulle gambe e ti limitano. Noi avevamo poca velocità, gli permettevamo di arrivare in tutti i corpo a corpo. Nel secondo è mancata la stoccata vincente, la stoccata per pareggiarla e la qualità negli ultimi venti metri. Siamo arrivati vicini al pareggio".
C'è da aumentare la qualità dei calciatori o qualcosa che si instaura nel modo di arrivarci?
"Dobbiamo forse aggiungere qualche altro modo di attaccare, qualche altro movimento e mettere dentro quelle giocate che hanno Gonzalez, Sottil, Belotti. Se non arriva nulla di tutto ciò perdi le partite".
Variare in continuazione può togliere qualcosa alla squadra?
"In queste 148 partite sono state poche le volte in cui ho potuto mettere in campo la stessa formazione, Barak oggi a livello strategico contro una squadra strutturata poteva darci qualcosa in più per poi inserire Beltran per trovare gli spazi giusti. In una struttura di dieci di movimento quando ne cambi due nessuno riesce a non permettere alla squadra di perdere identità. Se non è arrivato il risultato non è perché non c'era qualcuno in campo. Spesso manchiamo in qualche dettaglio, una chiusura dietro o una giocata negli ultimi metri".
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