De Bruyne? Non può mai essere un problema. Personalmente lo schiererei dal centrocampo in su: gli azzurri fanno due passaggi e poi al terzo danno la palla al belga; gliene basta uno per andare in porta. È questa la sua forza. Forse patisce un po' quando si abbassa nella zona di Lobotka perché in Italia marcano stretto, molto più che in Inghilterra, ma è un grande campione e da al Napoli la qualità necessaria per vincere le partite.
McTominay? La sua forza, lo scorso anno, è stata Lukaku: il belga teneva palla e lui si inseriva, ha fatto 12 gol. Quest'anno, complice l'infortunio del belga, sono state un po' stravolte le cose; oltretutto lo scozzese non ha fatto la preparazione, ha bisogno di un po' di tempo. Il Napoli, comunque, deve fare almeno 70 gol in campionato: occorrono soluzioni offensive oltre alle reti di Hojlund. Noa Lang e Neres hanno sempre segnato poco: ci vogliono i gol di McTominay, anche se De Bruyne in questo può dare una grande mano. In ogni caso, oltre all'Inter, per il Napoli non vedo avversari.
Spinazzola? Lui nasce a 17/18 anni come esterno d'attacco: era un clone di Zambrotta. Poi con il tempo è passato a fare il terzino sinistro. Dal punto di vista tecnico è fortissimo, è la grande sorpresa di questa stagione: è tornato a livelli altissimi.
Hojlund? Mi piace molto. Non è Lukaku per il modo di giocare di Conte: deve ancora migliorare, ma le premesse sono più che buone".
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