Il presidente era convinto d'aver preso un altro allenatore alla Spalletti, ma Garcia è ben diverso. Il primo a rimanere molto deluso da quanto fatto vedere dall'allenatore attuale in termini di gioco espresso, secondo me, è proprio il patron azzurro. Il cambiamento non c'è stato tanto nel modulo, quanto nell'atteggiamento della squadra. Un cavallo abituato ad andare al trotto, non puoi mandarlo al galoppo. La scelta su Garcia è stata fatta dopo un casting di venti allenatori in virtù di quanto aveva mostrato anni fa in Italia: aveva fatto bene, ma alla Roma aveva un centrocampo robusto. Questa è stata la molla che ha spinto De Laurentiis a scegliere Garcia, che però una volta arrivato a Napoli ha voluto modificare certe cose. Raspadori ricorda il miglior Schillaci: è una punta che svaria, però è rapidissimo nel controllo e nelle esecuzioni. Se trova qualche difensore non svelto di passo ma forte nell'allungo, ecco che gli mangia subito qualche metro con le sue movenze e la sua tecnica".
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