Il presidente sa benissimo che per me è sempre un piacere sentirlo, ma non mi aspetto niente perché devo riconoscere che ha saputo costruire una struttura di uomini attorno a se. Io gli consiglierei di lavorare come punto di partenza sullo stadio per arrivare a fare qualcosa di bello al San Paolo. Resta il problema di dove giocare perché io a Torino avevo il secondo stadio come appoggio. Però partirei dall’idea di quello che si può fare al Maradona. La Champions League? L’anno scorso fu un anno un po’ fortunato dal punto di vista del tabellone per le italiane. Almeno l’Inter quest’anno potrebbe stare tra le prime 8. Da italiani diamo comunque fastidio a squadre più ricche. La verità sta nel mezzo tra l’anno scorso e quest’anno. Di Napoli mi manca la città e la fortuna che ho avuto di dirigere una società che muoveva i suoi primi passi e ringrazio il presidente per l’opportunità. Mi mancano tante cose di Napoli. Il fatto di avere avuto una squadra che in quegli anni lì ci divertiva e raggiungeva risultati insperati, ha sicuramente aiutato”.
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