Fagioli? I giovani bravi ci sono in tutte le squadre italiane, bisogna avere il coraggio di farli giocare. È vero che in un organico come quello della Juventus è difficile fargli trovare spazio. Secondo me sarebbe giusto che il sistema ripensasse un po’ la valorizzazione di questi giovani. Kvaratskhelia e Fagioli nati nello stesso giorno? A volte puoi avere la stessa data di nascita, ma una fisicità e maturità atletica diversa e questo lo vede solo l’allenatore che ti vede tutti i giorni. Io rispetto Allegri che sa quando i giocatori devono giocare. Ogni giocatore è un motore a sé stante. L’allenatore ha l’interesse di valorizzare tutte le armi che ha a propria disposizione, non è autolesionista. Se non fa giocare i giocatori è perché magari vede meglio altri. Da fuori è facile. Se Allegri è stato un vincente per tutti questi anni non è che si è imbrocchito”.
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