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Cesc Fabregas, allenatore del Como, si è concesso per una breve intervista ai microfoni di Dazn nel post-partita della sfida con il Napoli.
Cesc Fabregas, allenatore del Como, si è concesso per una breve intervista ai microfoni di Dazn nel post-partita della sfida odierna con il Napoli, valsa la 10ª giornata del campionato 2025/26 di Serie A e terminata in parità con il risultato di 0-0.
"Quanto sono contento di aver ammirato il coraggio dei miei ragazzi? Fino a un certo punto. Quando giochi in questo modo, devi vincere. Il Napoli è una squadra forte, che analizzo tanto. Guardo tante partite loro e non ho mai visto nessuno giocare come noi al Maradona. In campo noi abbiamo tre giocatori di 20 anni, due di 21 e uno di 22. Alla gente piace di parlare dei 100 milioni di spesi, ma nessuno commenta gli investimenti sui giovani. Jesus Rodriguez, giocatore più caro della storia del Como, non ha fatto neanche un anno da professionista. È una soddisfazione venire al Maradona e giocare così: i primi 75' mi hanno emozionato. Il Maradona è uno stadio che solitamente fa paura a tutti... Sono contento dei miei ragazzi. Ci sentiamo una 'big'? Mi sento di allenare una squadra che deve migliorare in tanti aspetti: nella voglia, nella fame, nel gioco... In una stagione ci sono tanti alti e bassi, bisogna saperli gestire. Questi ragazzi mi regalano tanto: io gli chiedo tanto e loro mi ridanno ancora di più. Da allenatore, questa è una fortuna. Siamo all'inizio di un processo lungo e dobbiamo continuare così.
Conte? Antonio è un allenatore molto passionale. Si è evoluto tantissimo: sono otto anni che non lavoriamo insieme, dai tempi del Chelsea, e oggi fa cose molto diverse da allora. Ciò dimostra che è un tecnico con voglia di crescere: non solo per il risultato, ma anche per la personalità. Si vede l'impronta di Antonio sul Napoli. Atteggiamento della squadra? Ci stiamo lavorando tanto. Quando hai tanto possesso palla, loro ti aspettano e puoi provare a fargli male in contropiede; oppure su una palla inattiva. Conte ci allenava tanto su questo fondamentale al Chelsea. Rigorista? Mi piace essere organizzato, ma ho vissuto tanti episodi personali a riguardo... Tante volte non me la sono sentita io, non se la sono sentita i compagni... Siamo sfortunati purtroppo, sono sei rigori di fila che sbagliamo. Bisogna crescere anche su questo".
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