Sul perché la squadra di Conte fa fatica in Champions
—"Le cose in Europa, tuttavia, potrebbero essere diverse. Gli spazi concessi in campo sono spesso maggiori, il che teoricamente consente di giocare un calcio più fluido e dinamico. Ciononostante, il bilancio esterno del Napoli in campo europeo resta molto deludente, con zero punti all'attivo finora. È una situazione che giustamente preoccupa e non si può ignorare, anche se guardare al passato con nostalgia non aiuta. Certo, in altri tempi il Napoli schierava giocatori con una maggiore capacità nel finalizzare le occasioni, ma rimpiangerli non porta soluzioni".
Sulla partita contro il Benfica
—"Ritengo si tratti principalmente di un blocco mentale. Quando manca la freschezza psicologica, diventa difficile approcciare certe gare nel modo giusto, anche considerando che si tratta della Champions League. A livelli così alti non dovresti nemmeno aver bisogno di motivazioni extra: la competizione in sé dovrebbe bastare. Il problema è nelle energie mentali già consumate".
Sulla reazione della squadra dopo Bologna
—"Dopo un periodo buio culminato nel match contro il Bologna, che rappresentava il punto più critico del momento del Napoli, la squadra ha avuto una reazione importante e ha trovato nuovo slancio per cinque partite consecutive. Durante quel ciclo tutto sembrava fluire perfettamente, raggiungendo un picco di rendimento. Tuttavia, è proprio da questo accumulo di tensioni e sforzi che può essere derivata la mancanza di lucidità mentale mostrata successivamente”.
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