Esposito, l'attuale situazione in classifica
—Il Sassuolo ha perso a Pisa e da voi, il Pisa verrà al Picco: "Da noi è dura per tutti, lo stadio ci aiuta. Puntiamo anche su questo per giocarci la A".
Lei è nato a Castellammare e tifa Juve Stabia: magari sabato col Sassuolo vi fa un regalo.. "Farò il tifo come sempre, anzi stavolta un po’ di più".
Però l’accento è bresciano: "Ci siamo trasferiti presto con la famiglia, il dialetto lo parliamo solo tra di noi".
Come vede la volata a tre? "Noi vogliamo salire in ogni modo. Dobbiamo solo continuare così, anche se sarà playoff".
Che cosa darebbe per riportare lo Spezia in Serie A? "Magari un tatuaggio. Ne ho due e devono essere dispari...".
Esposito, la vita a La Spezia
—Luca D’Angelo in estate ha insistito molto per la sua conferma: ha fatto bene? "Dovrebbe dirlo lui, ma credo di sì. Anche io ho insistito, non era scontato, c’è voluta tanta forza di volontà da parte di tutti ed è stata la scelta migliore".
Anche perché solo a La Spezia c’è un ristorante che come dolce propone “la focaccia alla Pio Esposito”. Chi l’ha voluta? "Silvia dell’Osteria della Corte, la ringrazio: la focaccia con la Nutella è il mio punto debole". Nel menù c’è anche la pasta al pomodoro “alla Salvatore Esposito”.
Avete gusti diversi?"Prima nel menù c’era lui, poi hanno pensato a me. Ma ci piacciono le stesse cose, e in campo ci troviamo a meraviglia: lui ha il talento dell’ultimo passaggio e grande intelligenza calcistica, fa sempre la scelta migliore".
Esposito, il cartellino è ancora dell'Inter
—Il terzo fratello Sebastiano invece sta per staccarsi dall’Inter, se l’Empoli lo riscatterà. "Non so che cosa farà, io sono contento di essere ancora dell’Inter. Ma ci penserò più avanti".
Quando sarà il momento, preferirà restare a Milano o fare un’esperienza altrove in A? "Oggi gioco in B, sentirsi già pronto per l’Inter è difficile, non so com’è la Serie A. Per sentirsi pronti prima bisogna provare".
Sa che l’Inter ha già rifiutato un’offerta da oltre 20 milioni? "Non lo sapevo, sono onorato, vuol dire che hanno grande considerazione. Per me l’Inter è tutto, sono cresciuto lì, ho visto più Interello che casa mia".
Se l’offerta arriva a 50, magari le cose cambiano: lei andrebbe all’estero? "Mai dire mai, però ho sempre preferito l’Italia. Sarò controcorrente, ma è così".
Esposito, le sue caratteristiche tecniche
—Gli esperti di scouting dicono che nel mondo non c’è una prima punta del 2005 con le sue caratteristiche. Esagerano? "Se lo dicono loro... Ma non significa essere il più forte".
Non solo i gol: colpisce il modo in cui gestisce la palla sui rilanci della difesa, facendo salire la squadra. Da chi ha imparato? "Sono sempre stato così. Anche nel settore giovanile non ero quello egoista che pensava solo a fare gol, ho sempre giocato per la squadra. L’anno scorso giocavamo per salvarci, c’erano meno occasioni, dovevo fare molto lavoro sporco. E me lo insegnava già Cristian Chivu nell’U14".
Sarà lei il futuro centravanti della Nazionale? "Ci penserò quando sarà il momento: L’Italia è una delle più forti al mondo, e io gioco in B".
Però di attaccanti forti in Italia ce ne sono pochi: "No dai, ce ne sono tanti: nell’U21 con me ci sono Colombo, Raimondo, Ambrosino, Nasti, Gnonto, anche Seba...".
Dalla U17 alla U21: cosa trasmette la maglia azzurra? "Grande orgoglio, perché rappresenti l’Italia. Sfidare le altre nazionali mi carica, ho fatto gol importanti contro Israele e Belgio e ho sfidato Zaire Emery con la Francia: imprendibile".
Gli manda un messaggio? "No, lo mando ai miei compagni: sabato a Cittadella sarò squalificato, pensateci voi. Ma tanto D’Angelo fa sempre le scelte giuste...".
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