calcionapoli1926 interviste El Kaddouri: “Vorrei allenare Buongiorno. A Napoli giocai con un fenomeno! Su De Bruyne…”

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El Kaddouri: “Vorrei allenare Buongiorno. A Napoli giocai con un fenomeno! Su De Bruyne…”

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Una lunga chiacchierata con il (neo)tecnico delle giovanili della (fu) S.P.A.L., oltre che uno dei molteplici "doppi ex" di Torino e Napoli
Alex Iozzi

Omar El Kaddouri, allenatore delle formazioni U16 e U17 dell'Ars et Labor Ferrara e fu trequartista, nonché doppio ex di Torino e Napoli (con gli scarpini al piede), si è concesso (in esclusiva) per un'intervista ai taccuini di CalcioNapoli1926.it alla vigilia della sfida di campionato (in programma sabato 18 ottobre, alle 18:00, e valevole per la 7ª giornata del campionato 2025/26 di Serie A) tra la compagine granata e quella partenopea. Diverse le tematiche trattate (oltre a quelle legate al match dell'Olimpico Grande Torino): dalla posizione di campo in cui Antonio Conte dovrebbe schierare Kevin De Bruyne alle annate trascorse da calciatore alle pendici del Vesuvio.

"McTominay non sta facendo male. De Bruyne? Deve giocare vicino la porta! Vi rivelo gli allenatori con cui ho avuto il rapporto migliore", le parole di El Kaddouri a CN1926

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Partiamo con una domanda personale: com'è stato dire addio al calcio giocato per diventare allenatore?"Abbastanza semplice, ci pensavo già da un po'. Purtroppo, è stata una scelta obbligata: a livello fisico, stavo avendo un po' troppi infortuni, dunque ho capito che era arrivato il momento di smettere. Ovviamente mi dispiaceva dato che son tanti anni che gioco, però aver trovato subito questo nuovo ruolo mi ha aiutato molto: mi sto divertendo ed è qualcosa che mi piace tanto".


Ogni inizio di carriera è costellato da sogni: quale calciatore facente parte della rosa del Napoli gradirebbe allenare in futuro?"Bella domanda (ride, ndr)! Un ragazzo come Buongiorno non sarebbe male: grande difensore, forte, di personalità, bravo con la palla al piede... È un calciatore che mi piacerebbe allenare in futuro".

Gol per McTominay in nazionale contro la Bielorussia: può essere il punto di svolta per lo scozzese dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative?"Secondo me, non sta facendo male. Ovviamente, se gli standard sono le prestazioni dello scorso anno, magari è un po' sottotono. Tuttavia, come ho detto in altre intervista, adesso le squadre lo aspettano: sanno come gioca e forse dovrebbe modificare un po' il suo modo di stare in campo. A mio avviso, però, non sta giocando male: non allo stesso livello della passata stagione, ma il campionato è lungo e son certo darà un grande contributo al Napoli".

Dal momento che ora ricopre il ruolo di guida tecnica, può offrire un punto di vista ancora più chiaro su una questione centrale in casa Napoli: quale modulo tra il 4-1-4-1 e il 4-3-3 è quello che risalta maggiormente le qualità della squadra di mister Conte?"Io non sono così tanto fissato con i moduli. Il 4-3-3 sarebbe una buona idea, ma poi De Bruyne dove lo metti? A fare il finto esterno? La mezzala? Per fare la mezzala bisogna difendere... C'è da capire con quale assetto si trovano meglio i ragazzi, contro quale squadra si gioca... Ci sono tante questioni da valutare. Secondo me, con calciatori come Hojlund e De Bruyne, forse giocare con una prima e una seconda punta non farebbe male. La cosa certa è che mister Conte ne sa più di me, quindi sono sicuro che troverà la soluzione migliore per ottenere il massimo dai propri uomini".

A proposito di Hojlund, si aspettava un impatto simile del centravanti danese con la realtà Napoli? "Assolutamente sì, perché è un calciatore forte. Al Manchester United stanno vivendo stagioni particolari: difficile trovare qualcuno che si è trasferito lì e ha fatto bene. C'è un ambiente non perfetto per i giocatori; non a caso McTominay e Hojlund a Manchester facevano fatica, mentre a Napoli hanno ritrovato le loro versioni migliori. Rasmus mi è sempre piaciuto come calciatore: è nell'ambiente giusto per dimostrare tutte le sue qualità".

Nell'ultima settimana si è vociferato di un De Bruyne schierato in posizione di regista per sostituire l'infortunato Lobotka: crede sia la scelta corretta oppure Conte dovrebbe puntare su Gilmour?"Secondo me, De Bruyne deve giocare vicino la porta avversaria. Ha una qualità nell'ultimo passaggio che pochi al mondo hanno. Ovviamente, in caso di necessità, può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, ma io lo schiererei sempre vicino la porta avversaria, dove sa essere più pericoloso. È uno degli assistman più forti al mondo: farli davanti la difesa o da mezzala/trequartista è diverso. Contro il Torino, punterei su Gilmour: è un buon giocatore e ha dimostrato di poter ricoprire il ruolo di regista con personalità".

Pareggio con Fiorentina e Lazio e vittoria con la Roma: si stanno un po' sottovalutando le potenzialità del Torino di Baroni? Anche in vista della gara di sabato sera..."Il Toro non ha iniziato benissimo il campionato, ma contro le grandi squadre ha dimostrato la propria qualità. Ha individualità forti e un allenatore bravo: sarebbe sbagliato sottovalutarlo. Il Napoli dovrà stare attento".

Per concludere, due quesiti amarcord: qual è il calciatore più forte con cui ha condiviso il campo durante gli anni a Napoli?"'El Pipita' Higuain: un fenomeno!".

E l’allenatore con cui ha avuto il feeling migliore?"Ne ho tre: Alessandro Calori al Brescia, Gian Piero Ventura al Torino e Razvan Lucescu al PAOK Salonicco. Sono i tre allenatori con cui ho avuto un grande rapporto dal punto di vista umano".

A cura di Alex Iozzi

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