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Dossena: “Il Napoli è la Grande Bellezza. Kim mi ha sorpreso, Zielinski è maturato”

dossena napoli
Le parole dell'ex difensore del Napoli

Domenico D'Ausilio

Andrea Dossena, ex difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Napoli Magazine.

Dossena sulla stagione del Napoli

kim min-jae
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"Il Napoli gioca un calcio ben collaudato. I ragazzi si riconoscono in quello stile. Speriamo tornino in campo a gennaio con lo stesso spirito delle ultime partite. E' una nuova ripartenza. Dopo la lunga sosta può esserci qualcuno non con lo stesso ritmo, però la spettacolarità del gioco del Napoli è nelle loro corde. È un Napoli che ha continuato ad evolversi. Il merito di Spalletti è stato l'aver insegnato lo stile della squadra ai nuovi acquisti, dopo l'addio di colonne come Mertens e Insigne. Il salto più grande del Napoli recente, a mio avviso, è avvenuto con Sarri.

Osimhen lotta su ogni pallone. Ha avuto tanti infortuni, come quello fastidioso allo zigomo, speriamo che sia in campo da qui alla fine, nel campionato italiano è quello che ha avuto l'impatto maggiore. Anche nella scorsa stagione Osimhen ha fatto bene quando ha giocato.

Il Napoli può superare gli Ottavi di Champions. È chiaro che l'Europa ti porta via tante energie. Non dico che gli azzurri debbano fare una scelta, ma sarà il campo a selezionare le energie. Se ai Quarti non sei al 100% poi non li superi.

A marzo le sfide saranno determinanti e sarà importante star bene dal punto di vista fisico. Chi mi ha impressionato di più? Sarebbe banale dire Kvaratskhelia, per cui dico Kim. Non è facile affermarsi nel campionato italiano, che reputo il più evoluto a livello tattico in Europa. Kim ha convinto, è stata una sorpresa. Zielinski finalmente è maturato, giocando ed invecchiando ora è più saggio. Zielinski comunque ha sempre fatto bene. Elmas ha dato sempre il suo contributo. Meret ha ritrovato la giusta serenità. Tutti i sostituti dei titolari hanno fatto bene, perché è il giocattolo Napoli che funziona e chiunque ne fa parte riesce ad esprimersi ad ottimi livelli.

I numeri parlano chiaro, tra gol fatti e vittorie il Napoli merita la posizione che occupa. Per gli avversari dire che il campionato è già andato a dicembre, con la sosta, diventa dura. Trovo però che nemmeno un mese e mezzo di sosta possa portare via quanto di buono ha fatto il Napoli. La società ha aperto un nuovo ciclo. Se si perdono pezzi da 90 e vengono sostituiti com'è accaduto non c'è nulla da temere. Complimenti a Giuntoli.

Triplete? Lasciamo stare. Pensiamo a portare a casa qualcosa in più della Coppa Italia, che già sarebbe un traguardo di tutto rispetto.

Un titolo per il Napoli? La Grande Bellezza. Il Napoli, a mio avviso, deve temere il Milan, che è la più costante dopo lo scudetto vinto l'anno scorso, tra l'altro il calcio di Allegri non può impensierire quello di Spalletti, mentre l'Inter dipende molto dal recupero di Lukaku".

Sui Mondiali

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"Sarò anche un po' controcorrente, ma a mio avviso l'Argentina non ha fatto un percorso travolgente al Mondiale in Qatar. Dalla prima sconfitta, ed anche nelle successive partite al girone, non ho visto un gioco particolarmente spettacolare. La miglior partita dell'Argentina, a mio avviso, è stata giocata proprio in finale, perché sapevano di essere ad un passo dalla storia. In quell'occasione ho visto una squadra davvero "posseduta" nel senso buono del termine, con un miliardo di voglia in più di vincere rispetto alla Francia. I Blues sono rientrati momentaneamente in gioco grazie a Mbappé. Messi, però, anche a 35 anni, ha fatto la differenza. Era la ciliegina che gli mancava, al suo posto avrei smesso dopo aver alzato la Coppa del Mondo ma ho letto che vuole continuare. Il bel gioco si è visto poco, forse un po' con la Spagna ed in Francia-Inghilterra, una partita di grandissima intensità che mi è piaciuta".

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