Donnarumma? Sono molto critico, ascolto e mi piace confrontarmi con gli allenatori. Guardiola è stato il primo che ha creato questo modo di giocare e tanti altri allenatori poi lo hanno seguito, ma nella sua bravura, ha capito che esiste anche l’evoluzione del gioco. Prima Guardiola faceva un gioco predominante, poi ha capito che questo modo di giocare non era più efficace come lo era tempo fa proprio perchè gli avversari avevano imparato a conoscerlo. Donnarumma gioca molto bene con i piedi e con lui il City ha preso un portiere che para. Il portiere è l’unico che può prendere la palla con le mani quindi deve essere bravo a parare e Gianluigi sta dimostrando di saperlo fare.
Il gesto di Donnarumma a fine partita? Donnarumma è cresciuto a Napoli, non ha mai avuto la possibilità di giocare a Napoli e ricevere dei cori da parte di un gruppo di tifosi e che non mi piace neanche ripetere, ci sta che possa stizzirsi, ma è finita lì. L’abbiamo poi anche presa a ridere, offendevano anche la sua compagna per cui alla fine ci abbiamo riso su ed è anche questa la sua forza. Per fortuna la mamma, tifosa del Napoli non c’era. C’era però il papà che mi ha fatto uno sguardo strano, ma è finita lì anche col papà.
La gestione della difesa passa molto dal portiere e devo dire che al City, Gigi ha trovato un ambiente sereno. I compagni di squadra si sono subito attaccati a lui che poi è un ragazzo sincero. Si è creata subito una sintonia importante col gruppo e per un giocatore è fondamentale perchè essere rispettato e stimato dalla squadra ti fa rendere al massimo. E’ stato accolto alla grande e per questo siamo contentissimi della scelta: adesso si può aumentare ancora di più il suo livello e vincere qualcosa di importante”.
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