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Di Lorenzo, l’agente: “Era sconfortato. Chiarirò la vicenda alla stampa, ecco quando”

Di Lorenzo conte napoli
Il procuratore del capitano azzurro è determinato a mettere la parola "fine" riguardo la telenovela più chiacchierata dell'estate corrente in casa Napoli
Alex Iozzi

Mario Giuffredi, agente di molteplici calciatori della Società Sportiva Calcio Napoli - tra cui il capitano, Giovanni Di Lorenzo -, si è concesso per un'intervista ai microfoni di Canale 8 rilasciando alcune dichiarazioni riguardo la decisione presa - ed annunciata nella giornata di ieri, 11 luglio 2024 - da se stesso e dal proprio assistito di proseguire la propria avventura all'ombra del Vesuvio.

"Trattativa con la Juventus? Situazione troppo enfatizzata", le parole di Giuffredi a Canale 8

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Di seguito quanto dichiarato:

"Ci sono state mille situazioni che hanno generato diverse problematiche e Di Lorenzo si è trovato immerso nei problemi. Provava ad uscirne fuori insieme all'allenatore ed alla squadra senza riuscirci. Era in uno stato di sconforto, come ha descritto nella lettera. Tutte queste cose rese pubbliche quando incontrerò la stampa il 22 luglio. In quell'incontro sarà fatta chiarezza sulla cronistoria di quant'è successo, per far capire ai tifosi cosa abbia portato Di Lorenzo a quello stato d'animo. Non era il momento di chiarire le cose, ma risolverle. Ora, una volta risolte, si può chiarire tutto essendo sgombri da cattivi pensieri.


Rapporto con Napoli ed il Napoli? Giovanni ha un amore morboso verso il club e verso il presidente. Non dimentica cos'è diventato grazie alla scelta di De Laurentiis di portarlo a Napoli. Prova amore verso i tifosi, che gli hanno dato tantissimo: non è che qualche mese di contestazione o di fischi meritati verso i giocatori possa cambiare l'amore che ha per i tifosi. È vero che i tifosi sono stati molto pesanti con lui, ma questo significa che c'è tanto amore, essendoci tanta rabbia. I fischi fanno parte del lavoro e lasciano i tempi che trovano. Facendo una grande prossima annata i fischi lasceranno il posto agli applausi. È stata una vicenda fortissima dal punto di vista emotivo. Se Di Lorenzo ha esternato un suo malumore non l'ha fatto perché voleva andare via, ma perché era sconfortato. L'ha detto lo stesso presidente. Si è sentito solo ad un certo punto, non è facile lo stato d'animo di un ragazzo. Tante cose ancora non sono venute fuori.

Perché non ha parlato prima? Il ragazzo non poteva parlare, doveva essere autorizzato dal Napoli. Essendoci un Europeo, non era il momento giusto per parlarne. Oggi ha parlato perché era stato tutto concordato col club. Sono abituato al fatto di dover portare avanti io macchina e sono abituato a mettere la faccia. Bisogna chiarire una serie di retropensieri delle persone. Ci tengo ad una cosa molto importante. Ho detto che chi fosse andato via sarebbe stato un vigliacco. Di Lorenzo è rimasto con convinzione, è rimasto perché c'è un progetto vincente dove pensa di essere ancora un leader e un giocatore fondamentale.

Senza Conte sarebbe andato alla Juve? Sono sempre stato sincero, ma per fare il mio lavoro bene, devi essere molto bugiardo. La Juventus è stata una delle tante società che ha fatto una telefonata per informarsi, ma forse non è stata neanche la prima. È stata enfatizzata troppo la cosa: non mi sono seduto con la Juventus per trattare. La volontà reale del giocatore o mia di andare via non c'è mai stata. Non avremmo mai lasciato Napoli da sconfitti, al massimo lo potremmo fare l'anno prossimo, dopo aver fatto benissimo".