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Delneri: “Napoli e Udinese non così diverse, ma l’entusiasmo farà la differenza”

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Le parole del noto tecnico Delneri

Mattia Fele

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luigi Delneri, ex allenatore della Juventus e dell'Udinese. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

L'analisi dell'esperto Delneri su Napoli e Udinese

spalletti napoli empoli
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"Sarri? La sua carriera è stata simile alla mia, i percorsi sono quasi uguali. Io credo che una bella palestra di vita sia stata importante, anche se ci sono diverse dinamiche. C'è bontà anche nei settori 'minori', ugualmente rilevanti. Erano tempi di grandi cambiamenti, accettare allenatori nuovi reduci da una lunga gavetta era difficile. La Juventus è stata rinnovata nel corso degli anni ed ha avuto la fortuna di avere anche calciatori importanti. Anche alla Roma si verificarono numerosi cambiamenti. Ci sono tempi adeguati per vincere qualcosa, ma quelli di transizione sono fondamentali per gettare le basi e per il futuro".

Sulle big d'Italia

"È cambiato l'approccio. Il Chievo ha giocato per quello che doveva fare, non si è adattato all'avversario. Questa è un'idea che poi è progredita, ed è stata applicata da tante squadre. Il primo anno questa squadra aveva dimostrato il proprio potenziale e il proprio livello, abbiamo lavorato anche sul gioco. Credo che la mentalità abbia consentito ai ragazzi di crescere e maturare. Naturalmente la società gioca un ruolo determinante anche sul puntare su calciatori abili nell'applicare determinate idee calcistiche".

Su Napoli-Udinese

"La squadra ha calciatori interessati ed abili tecnicamente; gioca, inoltre, un buon calcio. È una formazione tosta da superare, anche se il Napoli ha dalla sua l'entusiasmo del momento. Sarà un impegno più complicato per i friulani. Quest'ultimi, tuttavia, assomigliano proprio agli azzurri, tutti i calciatori del club bianconero tendono a mettersi a disposizione di mister Sottil".

Sul motivo dell'abbandono

"Nel calcio esistono momenti positivi e negativi, attualmente sono in attesa di una chiamata. Oggi come oggi, tuttavia, l'allenatore è diventato un prodotto di valutazione economico, anche se questo procedimento viene applicato in Premier. Tuttavia, il nostro calcio sta crescendo, abbiamo delle squadre che stanno dimostrando che l'Italia può rientrare tra le grandi per il comportamento assunto in Europa. Ci stiamo avvicinando al calcio che conta, anche se questo processo non possiamo ancora ovviarlo. L'allenatore è frutto di momenti difficili, alcune volte dei cambi possono giovare o meno alle rispettive squadre". 

Su Mourinho

"I panni sporchi dovrebbero essere lavati in in casa. È stata un'uscita poco consona, credo che José si sia già pentito anche se nel calcio viene amplificato sempre tutto. Si tratta di un commento delicato, che colloca i calciatori in posizione scomode, nelle quali hanno il timore di essere mandati via per un determinato motivo. È stata un'uscita estemporanea, il ragazzo vorrà avere sicuramente un chiarimento, anche se la situazione potrebbe risolversi in fretta. Tutto si tranquillizzerà, anche perché tutti vogliono il bene della squadra. Mourinho, tuttavia, sta facendo fatica ad offrire un gioco a questa squadra, ma ha comunque un'idea calcistica, si tratta di un tecnico navigato. Credo che non ci sia un'idea di gioco delineata, è necessario che tutti sappiamo cosa fare in campo e dare il massimo a livello fisico. Attualmente forse pecca nell'organizzazione".