Il calendario piu fitto di impegni della Juve che peso avrà?«Il fatto che giochi la Champions League non comporta maggiore pressione. Quando giochi una partita a settimana devi assolutamente farla bene, quindi il Milan ha una grande responsabilità. Però sono due squadre attrezzate per fare qualsiasi cosa».
La Juve ora ha tante opzioni davanti e Tudor sta facendo ruotare molto Vlahovic, David e Openda. Sulla base della sua esperienza, a un certo punto è giusto che si trovi una gerarchia chiara, che si definisca un centravanti titolare? «Devi conoscere gli attaccanti che hai a livello caratteriale e umano per capire cosa è meglio fare. Credo che nel calcio di oggi i cambi siano necessari, se vuoi avere i giocatori freschi giocando ogni tre giorni. Come era anche in passato, in realtà, ma allora le squadre erano strutturate in maniera diversa e a noi capitava di essere titolari più volte, diciamo così».
E nella Juve di oggi?«La situazione attuale mi sembra ben digerita da tutti, ma è chiaro che non avere continuità non sia del tutto positivo. Quando giochi 4/5 partite consecutivamente ti abitui a certe situazioni, quindi puoi essere più pronto. L’importante è che chi sta fuori riesca a mantenere alta la tensione: vediamo sempre più spesso partite decise dai cambi, da quello che accade dopo. Speriamo che Tudor metta sia prima che dopo i giocatori giusti».
E il Milan degli ex Allegri e Rabiot secondo lei può essere già da Scudetto, sulla base di quanto visto finora?«Per una serie di dinamiche, sì. Perché gioca solo il campionato e ciò gli permette di preparare la settimana molto bene e di avere giocatori pronti a livello fisico, senza viaggi né intoppi. E anche perché ha qualità, non solo Rabiot, ma anche Modric, Leao, Saelemaekers... È una squadra ben strutturata».
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