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calcionapoli1926 interviste Genoa, De Rossi: “Conte e Spalletti sono geniali. Guardiola? Spesso ci vado a cena”

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Genoa, De Rossi: “Conte e Spalletti sono geniali. Guardiola? Spesso ci vado a cena”

de rossi genoa
Il tecnico del Grifone si è raccontato ai microfoni di DAZN
Gianmarco Nurra

Intervistato da DAZN, Daniele De Rossi ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sua (finora) breve esperienza da allenatore. Oggi tecnico del GenoaCapitan Futuro si è lasciato andare a una lunga intervista su modelli, idee di gioco e alcuni simpatici retroscena su colleghi illustri come Pep Guardiola. Di seguito, dunque, quanto affermato.

Genoa, De Rossi: "Vi racconto un retroscena con Guardiola"

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"Spalletti era, è, geniale, e mi ha sempre spiegato quello che mi faceva fare. Stesso Antonio Conte. Non c'era niente lasciato al caso, anche Ranieri diceva: "È meglio un'idea mediocre che fanno tutti e 11 che un'idea geniale che fanno in 4". Io me la mangiavo la riunione di Spalletti, mi piaceva capire tutto. Luis Enrique? Quando gli ho chiesto di poter andare a vedere i suoi allenamenti mi ha detto che aveva cambiato tutto rispetto a quando allenava noi alla Roma, quindi questo vuol dire che ci si evolve. Ai tempi lui ci spiegava come funzionava il modello Barcellona, però la cosa che mi ha lasciato più legato a lui è stato l'aspetto umano. Per me è stato illuminante, ha cambiato il mio modo di approcciarmi".


De Rossi oggi studia da tantissimi allenatori, cercando di trarre qualcosa da tutti loro: "Guardo Maresca al Chelsea e Iraola del Bornemouth, anche per il rapporto che ho con Tiago Pinto. Poi non smetto di guardare Spalletti, Gasp, Conte. Poi c'è Italiano, che è quello che sta facendo meglio, Fabregas, che ti impegna, fa sempre qualcosa di particolare, Chivu che ha messo qualcosa di suo, poi c'è la stima per Allegri che magari fa un calcio un po' diverso. Ma te la vuoi fare una domanda se quello sta sempre lì su? Ci sono allenatori che anche se non fai il calcio che vorresti fanno i punti che vorresti. Parlo spesso e vado a cena con Guardiola, una volta c'era anche De Zerbi: scrivevano tutto su dei fogli, sembravano Leonardo e Michelangelo".