Sul mercato: "E’ questo che mi preoccupa. Comprendo che si stia provando a ricostruire, con un nuovo direttore sportivo ed un nuovo allenatore con cui cominciare un nuovo ciclo. Tuttavia, è un processo che porta con sé gli errori commessi in estate e, di conseguenza, ne scaturisce un organico con diverse defezioni. Pensiamo, ad esempio, alla squalifica di Kvaratskhelia: chi giocherà al suo posto, contro la Lazio? C’è una totale emergenza a cui non è stato posto rimedio. Si pensava che Mazzarri potesse risolvere tutti i problemi, criticando le sue dichiarazioni sulla mancanza di interpreti per il 4-3-3. Il tecnico, però, si ritrova a dover fronteggiare diverse assenze. Anche l’impiego di Simeone è stato fonte di polemiche, ma abbiamo visto che l’argentino non è Osimhen, è un attaccante da metà classifica. Si cerca di trovare il colpevole, ma non la soluzione”.
Sulle pretese dei calciatori: "Buttare la croce su qualcuno piuttosto che su altri priva anche i calciatori delle proprie responsabilità. Molti dicevano che il ritiro non fosse una soluzione, ma è comunque un tentativo di porre rimedio. Difatti, sarebbe ancor peggio una mancata ricerca di soluzioni”.
Sulle parole di Rrahmani: "Rispettando il lavoro della comunicazione del Napoli, ci rendiamo conto che non si può essere aziendalisti al cento per cento. Un ritiro come questo, che non appartiene al calcio moderno, può infastidire un gruppo che sapeva di dover partire, nel giro di pochi giorni, per Riyad. La scelta è sbagliata alla base, riconducibile proprio a quegli errori di programmazione di cui abbiamo parlato. Ho sentito parlare di esonero di Mazzarri, ma chi verrebbe al posto del tecnico azzurro? Chi accetterebbe un contratto da traghettatore per un Napoli in una condizione come quella attuale? La correttezza di Rrahmani, poi, sopraggiunge quando sottolinea che, se utile per ritrovare sinergia e risultati, anche il ritiro può essere benaccetto. In questo momento, al Napoli serve maggiore serenità ed equilibrio, anche nella comunicazione. Ciò detto, ben vengano le scuse del presidente, ma ora serve programmare nel concreto. Non si può pensare di garantire all’allenatore i rinforzi necessari soltanto il 30 gennaio, servirebbe ancora un mese di adattamento”.
Sul match con la Fiorentina: "Sono molto preoccupata perché sono realista: il Napoli è alle prese con concreti problemi di organico. Osservo i vari allenamenti sperando che qualcuno si riprenda”.
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