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De Rienzo: “Folorunsho emblema delle scelte negative del Napoli. Su Natan…”

De Rienzo sull'attacco del Napoli
A 1 Station Radio è intervenuta la giornalista e conduttrice di Sportitalia
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

A 1 Station Radio è intervenuta Jolanda De Rienzo, giornalista e conduttrice di Sportitalia. Di seguito, un estratto dell’intervista.

La gara di ieri rappresenta un punto guadagnato per il Napoli?

“Secondo me, si. Da punto di vista mentale era una gara che significava moltissimo per entrambe. Era una partita fondamentale per la reazione dei nerazzurri dopo una qualificazione buttata all’aria, e per gli azzurri al fine di dimostrare che ci sono ancora. Il campionato si chiude alla trentottesima giornata e la corsa per l’Europa è aperta anche per il Torino. Il Napoli deve guardare in alto ma anche guardarsi dietro. Una risposta andava data, ed è arrivata per metà. Il calo dei nerazzurri, vista la classifica, è anche comprensibile”.


Il Napoli sembra ricadere sempre nelle stesse situazioni…

“Sono felice che il tempo dia ragione all’equilibrio più che alle persone. Dicevamo che il problema non fossero gli allenatori, ma una stagione partita male. Sostenevo, infatti, che Calzona non potesse risolvere ogni problema. Mazzarri aveva lavorato sulle gambe, sulla testa e sulla fase difensiva. Tuttavia, serviva qualcuno che ritrovasse le dinamiche. Sono cambiate anche le motivazioni dei singoli. Non è il caso di Osimhen, ma se hai uno Spalletti che ti motiva, riesci a scendere in campo anche con qualche fastidio. Se l’unico pensiero è quello di trovare una squadra per la prossima stagione, in campo non scendo. Va anche considerato un mercato che non può dirsi all’altezza. Basti pensare al minutaggio dei rinforzi arrivati a gennaio. Pertanto, sarebbe potuto arrivare chiunque, Mazzarri o Calzona. Sarebbe stato necessario dargli fiducia, garantirgli rispetto, e proseguire con un progetto. I troppi cambiamenti influiscono anche sul gioco”.

Si è data una spiegazione sui cambi di Calzona negli ultimi minuti?

“Alla Roma di De Rossi sta andando tutto bene. I giallorossi vincono contro il Sassuolo con un gran gol di Pellegrini. Ciò per dire che, quando ha sbagliato la formazione, De Rossi l’ha sempre ammesso. Si vince e si perde tutti insieme. Calzona, dunque, forse avrebbe dovuto ammettere qualche errore in circostanze come quella della sfida di Barcellona. In Spagna sarebbe stato necessario un po’ più di prudenza, senza concedere troppo spazio. Ammettere un errore fa morale, fa unione. È un bel modo di comunicare. Certo, l’errore di Calzona non compromette la stagione”.

Nel novero degli errori di Calzona c’è anche la gestione di Lindstrom?

“Non possiamo dare a Calzona questa responsabilità. Se in una conferenza stampa volesse parlarci di più del percorso di questo ragazzo, potremmo saperne di più. Senza conoscere gli allenamenti, le condizioni, non possiamo esprimerci. Se nessun allenatore gli garantisce spazio, non possiamo capire perché. Qual è la motivazione? Hanno bisogno del risultato subito e non hanno modo di far crescere il ragazzo? Facciamo l’esempio di Gaetano: sta disimpegnandosi ottimamente a Cagliari, ma in rossoblù può contare su maggiore spazio. Anche la cessione del talento azzurro, in prestito, denota una certa confusione”.

Lo stesso può dirsi per Natan?

“E’ un giocatore che non ha trovato lo spazio perché oggi non è pronto per essere titolare. Si sarebbe potuta fare una scommessa se ci fossero stati giocatori pronti nel suo ruolo. Oggi, Juan Jesus si ritrova a giocare titolare quando è arrivato per essere il quarto della retroguardia azzurra”.

Folorunsho convocato in Nazionale è un’altra risposta in negativo alle scelte del Napoli?

“Assolutamente. Tra l’altro, sta facendo una stagione incredibile. È bello che ci siano giocatori come lui o Lucca. Mi fa sorridere la polemica su Zaniolo, ma nel momento in cui può essere utile alla causa è giusto che il c.t. lo convochi. Mi dispiace per Immobile, purtroppo il calcio non ha riconoscenza. Spero che possa tornare ad alti livelli”.

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