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interviste
Paolo De Paola, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte.
“In merito al ricordo di Gigi Riva, a Riad, credo ci sia una sola attenuante; il minuto di silenzio è stato organizzato all'improvviso, tra il primo e il secondo tempo. Quindi non c'è stata la possibilità di preparare il pubblico. Se fossimo riusciti a spiegare che nelle nostre usanze e nei nostri costumi si ricorda la persona scomparsa così, magari anche una cultura araba poteva comprendere meglio questa situazione. La preparazione quando ci si trova in paesi di cultura, usi e costumi diversi è fondamentale. Mi piace poco dover registrare che ci sia più intolleranza da parte di chi dovrebbe mostrarla, e non la mostra, né nei confronti dei diritti civili né nei confronti delle donne, soprattutto verso una civiltà ultra-millenaria, come quella occidentale, che ha il diritto e il dovere di poter espletare certe manifestazioni che fanno parte della propria storia. Quindi ricordare un campione eccellente è un dovere ed un onore da parte della nostra civiltà e l'altra civiltà, quella ospitante, deve adeguarsi ai nostri costumi.
Credo che contro la Lazio si giocherà sulla falsa riga della partita con l'Inter. Il Napoli è molto più compassato e attento e questo non è male soprattutto per quanto riguarda gli svarioni subiti negli ultimi tempi in difesa. In una squadra che sta cambiando pelle bisogna vedere i piccoli miglioramenti. E credo che il Napoli, rispetto a prima, abbia mostrato questi miglioramenti anche se, contro l'Inter in Supercoppa, penalizzato da una decisione arbitrale eccessiva ma è stato alla pari con la prima in classifica. Domenica la Lazio cercherà aggressività, palleggio, possesso palla. L'atteggiamento del Napoli, invece, è diventato attendista, snaturando completamente il gioco di Spalletti. Quindi questo Napoli che non sfrutterà quella che era la sua aggressività, velocità, la sua pericolosità nella metà campo avversaria. Non sarà così domenica quando Sarri avrà il pallino del gioco in mano. Però dall'altra parte ci sarà un Napoli attendista che sfrutterà quelle situazioni che potranno presentarsi per essere pericoloso. Se fossi De Laurentiis ci farei un pensierino su Klopp ma dovrebbe mettergli a disposizione una squadra all'altezza. Poi Klopp non è esigente sui nomi ma sull'entusiasmo che si crea e che trasmette lui alla squadra, senza alcuna mediazione. Non so se con De Laurentiis si potrebbe mai creare una situazione del genere.
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