Su qual'è il segreto di Conte
—"È capire come pochi la qualità dei giocatori ma anche il momento in cui scendono in campo. A volte allenatori restano stupiti della prestazione della squadra, ciò che non accade mai a Conte. A Monza c’è stata la svolta sotto l’aspetto mentale e fisico, quella vittoria e la sconfitta dell’Inter hanno dato una marcia in più. Il segreto vero è che lui sa esattamente la condizione mentale e fisica dei giocatori e i dispendi che ci possono essere in determinate competizioni, quindi ci rinuncia. Conte è adorato dai giocatori, guardate il rapporto con Politano, Lukaku, Di Lorenzo e non solo. Lo vedono come il lupo dominante, è un capobranco".
Sulla differenza principale tra il tecnico leccese ed Inzaghi
—"Inzaghi non risulta così, magari più pacato e perfettino nelle dichiarazioni. A volte Conte è scontroso. Inzaghi non ha quella compattezza, quell’unione che dà Conte allo spogliatoio".
Se l'allenatore salentino è stato chiamato solo per risistemare la squadra
—"Non è vero niente, lui gioca per vincere!".
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