Ora il Napoli è fortissimo, ci sono venti titolari, all'epoca erano dodici, tredici più altri giovani. Ora, comunque, bisogna abituarsi al fatto che se vinci un anno puoi non farlo per forza anche quello successivo, l'importante è stare sempre lì.
Meret? Un infortunio di primo grado si risolve subito, diverso il caso di Mario Rui. Vero è che l'adduttore è un motore secondario e non principale, Mario può fare la corsa e diciamo che per la cicatrice muscolare ci vorranno tre settimane, altrimenti si rischiano ricadute o che il muscolo resti più corto. Questo comunque è il periodo degli infortuni muscolari, tutte le squadre fanno i conti con certe dinamiche. Ora il lavoro di Pondrelli, che sa miscelare benissimo il lavoro sul campo e quello in palestra, sarà importantissimo”.
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