Nando De Napoli, ex centrocampista due volte campione d'Italia col Napoli di Diego Armando Maradona, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha raccontato alcuni aneddoti della sua carriera, tra cui il passaggio nel 1992 dagli azzurri al Milan.

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De Napoli: “Vi racconto il trasferimento dal Napoli al Milan. Su Ancelotti…”
De Napoli: "Maradona il più grande di sempre, a Napoli una favola. Ancelotti speciale"
—"Passai da una rivoluzione all’altra: il Napoli di Maradona, il più grande di sempre. Di Careca, di Giordano, di Bagni, di Alemao, e, umilmente, con De Napoli, diede vita a un quadriennio simile a una favola: scudetti, Coppa Italia, Coppa Uefa, Supercoppa. Il Milan aveva avviato con Sacchi un’epoca strepitosa e Capello, che ne fu il successore, le diede ulteriore impulso. Gullit, Rijkaard, Donadoni, Maldini, Savicevic, il 'povero' Van Basten, Baresi, Costacurta, Boban: quanti altri vuole che ne citi? Gli allenatori? Sacchi al Rimini, Bianchi che mi fece debuttare ad Avellino e poi mi volle a Napoli, Bigon, Ranieri, Capello, Trapattoni e poi, a Reggio Emilia, Ancelotti. In Nazionale, Bearzot e Vicini, con Maldini e Zoff negli staff. Ho ancora in testa gli allenamenti di Sacchi a Rimini. Bianchi mi ha cambiato l’esistenza, glielo devo. Capello aveva una personalità dominante. E Ancelotti cominciò mentre smettevo: persona speciale, la più bella che abbia conosciuto. Il calcio adesso? Seguo in tv. Per un po’ ho provato con i settori giovanili ma non mi piaceva niente. E allora meglio starsene a guardare dal divano e starsene con gli amici di infanzia".
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