Sui desideri del patron: "Nel momento di maggiore attrito con De Magistris, De Laurentiis mi chiamò. Già allora voleva per il nuovo stadio i fondi europei, e in piccola parte era anche possibile: ma bisognava trovare l’area idonea. Facemmo una veloce valutazione di fattibilità e si selezionarono le zone di Afragola. Lo misi in contatto con Tuccillo e s’incontrarono. Aurelio voleva che il Comune di Afragola facesse quello che che non può fare su suoli privati. De Laurentiis mi richiamò con tono irritato, accompagnato da alluvionali accuse alla politica. Gli spiegai: "Non puoi chiedere al sindaco di violare le leggi". Ma pensava di essere il presidente del Napoli, di fare lui un favore ad Afragola portando la squadra lì a giocare. È uno scaltrissimo imprenditore. Non è amico di nessuno, solo di se stesso e fa i suoi interessi. Fa accordi che gli convengono, una volta con la Regione, un’altra col Comune. Con i soldi delle Universiadi ha stretto con De Luca".
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