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calcionapoli1926 interviste Gianello: “Ai ventuno anni di ADL darei un 10. Ecco cosa penso su Fiorentina-Napoli”

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Gianello: “Ai ventuno anni di ADL darei un 10. Ecco cosa penso su Fiorentina-Napoli”

Luca Buonincontri
Le dichiarazioni dell'ex portiere sul patron azzurro e sul match che si giocherà sabato alle ore 20.45 al Franchi

Matteo Gianello, ex calciatore di ruolo portiere, è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, toccando diversi temi. Dai 21 anni di presidenza di De Laurentiis, a Fiorentina-Napoli, sono tanti i temi toccati. Di seguito le dichiarazioni salienti dell'ex, tra le altre, anche del Napoli.

Sui 21 anni di presidenza di De Laurentiis

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“Darei un 10, anche se si dice che i voti così alti non si diano mai, perché la crescita è stata continua ed esponenziale. A parte una parentesi tra i due scudetti, quando il Napoli ha vissuto una stagione deludente, ma solo perché veniva dallo scudetto e ci si aspettava un bis immediato, la realtà è che il percorso è stato sempre in salita. Dal primo anno, con i playoff di Serie C persi, fino alla Serie A e all’Europa, è stata una scalata costante. Il presidente ha portato avanti i suoi programmi anche andando contro tante critiche, da tifosi e media. Ma ha sempre creduto fermamente nel progetto e oggi i risultati gli danno ragione”.

Su cosa si aspetta dal Napoli nel match contro la Fiorentina

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Le partite sono tutte insidiose. La Fiorentina è in rodaggio, ma ha mantenuto elementi importanti che l’anno scorso le hanno permesso di fare una stagione da protagonista, uno su tutti è Moise Kean. È cambiato l’allenatore, quindi c’è un nuovo modo di giocare, ma considero comunque la trasferta di Firenze molto complicata. Ricordo per esempio l’anno di Sarri, quando il Napoli perse a Firenze mentre si giocava lo scudetto con la Juve. Sono trasferte particolari, campi caldi, in cui la Fiorentina si esalta soprattutto contro squadre di vertice, con rivalità storiche, come Napoli e Juve. È vero che confidiamo tutti nel “non c’è due senza tre”, ma Conte sa benissimo che si troverà davanti un avversario molto ostico”.

Sull'alternanza Meret-Milinkovic Savic

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Credo che, vista la serietà professionale dei due portieri e dell’allenatore, questa alternanza non inciderà negativamente né sulla squadra né sui singoli. Era giusto che Meret partisse titolare, perché negli ultimi anni ha dimostrato di meritare quel posto a suon di prestazioni. Però sono convinto che anche Milinkovic-Savic troverà spazio, perché il campionato è lungo e sta per iniziare anche la Champions. È stato un investimento importante, perché ha qualità diverse: gioca molto bene con i piedi e può essere utile in quelle partite chiuse, quando serve un lancio lungo per creare un’occasione. Il Napoli è ormai una squadra da battere, in Italia e in Europa, e avere due portieri di valore può fare la differenza”.


Se l'estremo difensore serbo potrà essere titolare in futuro

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Guardando i numeri, sì. Il rinnovo di Meret è stato lungo e complicato, anche se entrambe le parti volevano continuare insieme. Milinkovic-Savic rappresenta un investimento a lungo termine. Sono convinto che Meret, nei due anni che rimarrà, farà ancora bene e dimostrerà di essere affidabile, come ha fatto finora. Ma se il Napoli ragiona da grande squadra, deve avere due portieri di livello. Credo che la società abbia programmato in questa direzione: confermarsi in Italia e provare ad imporsi anche in Europa, dove le squadre italiane mancano da troppo tempo. L’obiettivo deve essere quello di arrivare fino in fondo e giocarsi un trofeo europeo importante e, per farlo, è necessario avere due scelte di spessore in ogni reparto”.