Che cosa è successo?
"Mi sono dato più di una spiegazione, ma me le tengo per me (ride, ndr). I problemi sono di difficile individuazione, ma per chi era all'esterno. Noi qualche risposta ce la siamo data, ma rimangono riservate per ovvi motivi. Considerando che la squadra era per l'80% la stessa che aveva vinto lo Scudetto non bisogna addossare le colpe agli allenatori, c'eravamo tutti. Mi sono preso anche le mie, potevo essere più incisivo".
Osimhen alla fine ha scelto il Galatasaray, non la squadra dei suoi sogni.
"È stata un'operazione di ripiego, non avendo trovato una sistemazione adeguata nel periodo di mercato tradizionale... Lui aveva espresso il desiderio di non far più parte del Napoli, hanno trovato la soluzione per non fargli perdere almeno i primi mesi, poi a gennaio si vedrà. C'era stata un'offerta molto importante, prima ancora che arrivassi al Napoli, ma De Laurentiis non l'ha presa in considerazione perché pensava al bene del club. Può aver fatto valutazioni sbagliate, ma lo ha fatto per la competitività del Napoli, Osimhen non è un giocatore che si trova così facilmente. Le scelte si fanno, ma non si ha la palla di vetro".
C'è stato qualcosa con il Palermo?
"Assolutamente no, non ho parlato con nessuno dei dirigenti, non mi ha cercato nessuno. Ho avuto qualche contatto con altre squadre, ma sto cercando anche io una situazione che mi soddisfi sotto certi aspetti. Con il Palermo non ho parlato".
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