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interviste
Il noto scrittore, Maurizio De Giovanni, è intervenuto quest'oggi a Radio CRC nel programma "Voce Azzurra" condotto da Maurizio Zaccone e Angelo Forgione.
“Ha sbagliato sul momento a non uscire dal campo. Avrebbe dovuto abbandonare il terreno di gioco, come ha fatto Maignan che è una situazione meno grave perché non era un tesserato che ha sottoscritto un codice etico a dire a Maignan una parola razzista ma era gente del pubblico e Maignan abbandona il campo. Ha sbagliato una seconda volta quando ha accettato le scuse; quando fuori dal campo in sede di interviste ha detto che non è successo niente: “sono cose di campo”, espressione orribile. Non esistono le cose di campo, il campo è pubblico, scandagliato da telecamere, tu puoi dire “sono cose della mia famiglia - sono cose del mio spogliatoio” ma non “cose di campo”. Ha sbagliato la terza volta quando si è presentato in Lega senza portare adeguate testimonianze. Senza dire “guarda ci sono cinque compagni di squadra, ci sono due dell'Inter che sono intervenuti sul momento che mi hanno pregato di minimizzare” o quello che è successo. Lui è andato da solo senza un Legale, in procura federale, credendo di trovare una giustizia. Gravina? Le dichiarazioni di Gravina sono da brividi, forse la cosa peggiore che è successa in tutta questa faccenda. Perché Gravina ha detto io abbraccerò Acerbi, a fronte di questa assoluzione per insufficienza di prove, e rinunciando a confortare Juan Jesus che ha dovuto subire questa cosa. Dicendo “crediamo al ragazzo (Acerbi)” lui va oltre alla sentenza che è per insufficienza di prove”.
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