Maurizio De Giovanni, celebre scrittore napoletano e voce lucida e appassionata del tifo partenopeo, si è concesso in esclusiva ai microfoni di CalcioNapoli1926.it nella settimana successiva alla vittoria del Napoli contro il Torino e alla contemporanea battuta d’arresto dell’Inter, risultati che hanno portato i partenopei in vetta alla classifica a quattro giornate dalla fine del campionato. Diversi i temi affrontati: dall’altalena emotiva vissuta dai tifosi azzurri in vista del rush finale di stagione, al valore del lavoro di Antonio Conte, passando per le difficoltà legate all’organico ridotto, le ambizioni europee e il futuro della rosa azzurra in vista della prossima Champions League.
interviste
De Giovanni: “Conte come Ranieri col Leicester! Scudetto? Napoli ci crede, ma…”
De Giovanni: “Scudetto? Napoli ci crede, ma a bassa voce"
—Come si sente un tifoso del Napoli dopo la vittoria contro il Torino e la sconfitta dell'Inter? È fiducioso in vista di questo finale di stagione?
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"È una strana atmosfera perché crederci lo facevamo già prima, quando eravamo sotto di tre punti: figuriamoci se non lo facciamo adesso. Tuttavia, il timore di una delusione è talmente forte che siamo guardinghi. In città non si respira l’aria del successo. Siamo consapevoli che in Serie A non esistono partite facili, come dimostrano i risultati di Lazio-Parma o del Bologna contro l’Udinese. Non si può fare un discorso di motivazioni, le quattro partite rimanenti sono complesse anche perché il Napoli non le affronta ad organico completo: Buongiorno e Neres non hanno sostituti e quindi la loro assenza è gravissima, Juan Jesus ha finito la stagione, Kvara è stato ceduto, Okafor non ha mai visto il campo. Quindi il Napoli affronta in condizioni non ottimali questo finale di stagione. Quindi c’è aspettativa, fiducia, grande amore e gratitudine nei confronti di questa squadra ma siamo consapevoli che mancano quattro partite".
Si può parlare di miracolo riguardo al lavoro che sta svolgendo Conte?
"Il termine miracolo non lo scomoderei, è una grandissima impresa che se dovesse riuscire si collocherebbe al livello della vittoria del Leicester in Premier. Il Napoli ha un organico che ha almeno 4 squadre sopra di lei. Sarebbe un impresa enorme, certamente tra le vittorie di Conte quella più clamorosa".
Quando il Napoli vinse lo scudetto con Spalletti lei disse che era felice ma anche triste perché un impresa del genere per ripetersi si devono allineare molti pianeti: in questi caso quali pianeti si stanno allineando?
"Si allineano i pianeti della grande determinazione, della rabbia sportiva, della focalizzazione clamorosa di un allenatore che è unico al mondo innanzitutto. Poi, un gruppo di ragazzi di grande valore, alcuni sono dei grandissimi giocatori: McTominay, Di Lorenzo, Buongiorno che seguono in maniera cieca un condottiero determinato. Comunque è già una grande vittoria, il Napoli è la prima squadra ad essere matematicamente in Champions".
De Giovanni: "Scudetto? L’Inter ha passaggi a vuoto, ma il merito è tutto di Conte"
—I meriti di questa eventuale impresa sono più del Napoli o dell'Inter?
"I meriti sono di Conte, ma anche della società che almeno nella fase iniziale, senza considerare il mercato di gennaio in cui il Napoli si è indebolito clamorosamente, ha messo a disposizione di Conte una grande squadra, l’organico che Conte voleva. Tra questi soprattutto McTominay, che era nelle seconde linee del Manchester United e si ritrova adesso ad essere un leader che cavalca una straordinaria impresa. Affianco a lui però anche Buongiorno, Anguissa, Lobotka, Di Lorenzo che volevano andare via o non volevano venire e invece hanno aderito al progetto di Conte. Non so, invece, fino a che punto si possa parlare di demeriti dell’Inter. I nerazzurri hanno una squadra con un grande organico che le permette di cogliere gli obbiettivi, alcuni sono sfumati, altri sono ancora in corso, come il campionato ed è in semifinale di Champions. Demeriti non fieri, l’Inter ha dei passaggi a vuoto che sono normali perché una cosa è giocare con Calhanoglu e una cosa è giocare con Asslani".
Riguardo al futuro, come crede che andrebbe migliorata la squadra?
"Il Napoli dovrà fare una stagione tutta diversa, con la Champions. Conte non accetta una squadra non competitiva per i massimi livelli, vorrà fare una grande Champions, non uscire ai gironi, e un altro grandissimo campionato. Quindi io sono convinto che comunque vada questo finale di stagione, Conte attende almeno otto rinforzi di livello elevato che secondo me gli verranno forniti".
A cura di Francesco Giovinazzo
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