Da ex centrocampista, le prestazioni meno brillanti di Scott McTominay rispetto alla scorsa stagione sono dovute al fatto che De Bruyne gli riduca spazi?
“Credo che il problema principale sia l’assenza di Lobotka. Lui copre tutto il campo, raddoppia, dà equilibrio e consente agli altri di muoversi in modo più libero. Gilmour può essere forte, ma non dà qualità e tranquillità come lo slovacco. La sua assenza pesa più di ogni altra. Con lui in campo il centrocampo si muove con tranquillità. Su McTominay e De Bruyne, invece, dico che possano comunque coesistere. Sono due giocatori forti e si completano. Però hanno bisogno di un giocatore che li sostenga e li protegga, e Lobotka lo fa alla perfezione.”
In un eventuale ritorno al 4-3-3, chi sacrificherebbe?
“Mancando Lobotka, giocherei con De Bruyne al suo posto, poi Anguissa e McTominay mezzali. È un centrocampo tra i più forti d’Europa, insieme formano un reparto eccezionale.”
Billy Gilmour non è ancora pronto a sostituire Lobotka?
“Non è semplice sostituire uno come Lobotka. Gilmour è un ottimo giocatore, ma ci vuole tempo. Napoli è una piazza che ti mette pressione, e se sbagli vieni subito criticato. Vale lo stesso discorso che ho fatto per Lucca: hanno qualità, ma devono crescere con calma. Oggi non valgono quanto i titolari.”
Cosa si aspetta da Napoli-Inter?
“Spero solo che il Napoli riesca a ritrovarsi, perché ha una grande squadra, un grande allenatore e una grande società guidata da De Laurentiis.”
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