Il fatto che Calzona era impegnato con la sua Slovacchia fino a due giorni prima del match può essere stato un fattore un compito della sconfitta…"Non credo che questa sia una motivazione valida da imputare per la sconfitta in casa contro l’Atalanta. Non dimentichiamoci che anche quando Calzona è arrivato alla vigilia della sfida di Champions contro il Barcellona il Napoli è andato bene, e comunque non aveva tutto questo tempo per preparare la partita. Purtroppo credo che la sconfitta sia frutto di una prestazione importante da parte dell’Atalanta mentre il Napoli non è riuscito a giocare da Napoli".
Domenica il Napoli a Monza. Cosa ti piace della squadra di Palladino? "Il Monza è una squadra che ha una sua organizzazione di gioco, non si risparmia mai in tutte le partite. Il mister ha la propria filosofia di gioco ed è una squadra che nelle ultime sei partite ha fatto 12 punti. Quindi il Napoli deve fare grande attenzione allo spirito di rivalsa del Monza che ha perso domenica contro il Torino in una partita molto equilibrata e per il resto è una squadra che in realtà giocatori fortissimi come come Colpani, Dani Mota ed altri giocatori italiani che possono avere un futuro radioso e qualcuno anche chance di convocazione per il prossimo Europeo con l’Italia".
I nomi più caldi per la panchina dell’anno prossimo sono Italiano e Conte. Qual è la differenza tra la loro proposta di calcio? Chi secondo te è più adatto per l’organico del Napoli?"La differenza sostanziale tra i due candidati per la prossima stagione sulla panchina del Napoli, che come si legge sono Italiano e Conte, sono tante. Ovviamente Conte ha un’esperienza maggiore, ha già vinto qualcosa di importante passando da diverse esperienze sia in Italia che all’estero, in più ha allenato anche la Nazionale. Conosciamo tutti la filosofia di gioco di Conte, il suo 3-5-2 è un marchio di fabbrica. Italiano preferisce invece il 4-3-3 o il 4-2-3-1, eventualmente con questo vestito tattico non credo abbia problemi di adattamento alla rosa degli azzurri se dovesse arrivare eventualmente a Napoli. Sono due ottimi tecnici. Conte solitamente ha grandissime pretese dal punto di vista anche del mercato, è un allenatore che richiede giocatori già di una certa esperienza. Comunque entrambi i tecnici amano un calcio propositivo cercando di vincere più duelli individuali possibili e cercare di avere predominanza del gioco e di stare prevalentemente nella metà campo avversaria".
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