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Corona difende Acerbi: “Juan Jesus è nero! È un bimbominchia che cerca popolarità”

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In seguito alla rivelazione di Juan Jesus sull'accaduto con Acerbi nel corso di Inter-Napoli, Fabrizio Corona ha accusato il brasiliano con parole molto polemiche: le dichiarazioni
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Nel corso della partita tra Inter e Napoli, Juan Jesus è stato vittima di un insulto razzista da parte di Francesco Acerbi. Dopo le parole rilasciate nel post-gara dal brasiliano, il centrale nerazzurro aveva poi smentito quanto verificatosi sul terreno di gioco, scatenando la furia del calciatore azzurro. Torna a parlare Fabrizio Corona, ex paparazzo e tifoso dell'Inter, che ha accusato il giocatore del Napoli con parole molto pesanti suo portale Dillinger News.

Corona: "Juan Jesus è nero, le cose di campo restano in campo"

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Di seguito le dichiarazioni del tifoso interista: "Il calcio moderno è cambiato, è diventato molto fisico e cattivo. L’esempio lampante lo abbiamo avuto nella partita tra Inter e Atletico Madrid, in cui i giocatori nerazzurri sono stati massacrati letteralmente di botte e non sappiamo nemmeno quali parole fuori luogo siano state loro rivolte. E alla fine della partita Thuram, stanco, gli ha dato la cosiddetta strizzata di coglioni a un giocatore, che sembra un generale putiniano, con origini slave, tale Savic. Ma Thuram è il nuovo fenomeno del calcio italiano. Figlio di un vero guru del calcio reale, uomo impegnato politicamente nell’aiuto delle persone di colore sofferenti, che ha impresso al figlio un’educazione siberiana. Alla fine della partita, nonostante la sconfitta, abbiamo visto le immagini di loro due che si abbracciavano, ridevano e scherzavano. Non c’è stata alcuna polemica in campo, se non stupidi pettegolezzi fuori da esso, per aumentare, tramite video sui social, le visualizzazioni e rendere i propri contenuti virali. Ripetiamo: le cose che succedono in campo restano in campo. Acerbi è un giocatore atipico. La sua carriera si è completamente rinnovata negli ultimi tre anni: da scarto e rimpiazzo, acquistato all’ultimo, grazie al suo carattere e alla sua serietà (è l’unico che non fa una vita mondana e che pensa soltanto al calcio e che è passato attraverso il più grande dolore della vita, ovvero la sconfitta di un tumore) è diventato un giocatore che affronta le partite con passione e cattiveria. Usa un po’ lo stile inglese nel suo calcio ed è da lì che nasce il coro della curva dell’Inter “Acerbi spaccali tutti”. In una partita di calcio si litiga e se ne dicono tante. Gli ha detto negro? Ha sbagliato. Gli ha detto nero? Juan Jesus è nero. Ma se poi alla fine della partita te lo abbracci, ci ridi e ci scherzi, come era successo nel caso di Thuram, e poi vai a fare un post su Instagram sei un bimbominchia che cerca attenzioni e popolarità. Noi che all’Inter ti abbiamo regalato un sacco di soldi, ci hai fatto disperare e abbiamo evitato di insultarti, perché siamo dei signori. Ma la domanda è questa: reputati il gesto così grave? Sei sicuro? Allora prenditene e vattene dal campo come ha fatto Mike Maignan, altrimenti sei solo un buffone. Viva Acerbi. Il campo è il campo, Cordiali saluti".


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