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interviste

Corbo: “ADL deve vendere Osimhen a 120 milioni ma ho dei dubbi. Su Conte…”

Corbo
Le parole del noto giornalista
Bruno Stampa

Antonio Corbo, editorialista di Repubblica, è intervenuto a Radio Marte sul futuro del Napoli, che sarà atteso da una profonda rivoluzione.

 Corbo: "Conte non andrà al Napoli, non può coesistere con De Laurentiis"

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"In un mio articolo io ho indicato la cessione di Osimhen tra i sette punti fondamentali della ricostruzione del Napoli. Perché purtroppo la situazione si è ingarbugliata dando un contratto al nigeriano abbastanza congruo pur di fargli firmare quella clausola che gli consente di andar via a 120mln di euro. Ma c'è un acquirente a quella cifra? Credo che si debba vendere Osimhen comunque perché, essendo l'ingaggio da 10mln netti, diventa impossibile la sua coesistenza con altri giocatori che guadagnano molto meno. Il secondo motivo è che si crea un giocatore insoddisfatto, deluso, come Allan quando si era illuso di andare a Parigi e poi non ci è più andato. E fu l'inizio di quella rivolta che sfasciò il Napoli e provocò l'addio di Ancelotti. Per me Conte non verrà mai perché non può coesistere con un presidente che nell'intervallo entra negli spogliatoi per fare modifiche tattiche. Così come Conte è uno che chiede gli acquisti e vuole che arrivino i giocatori richiesti; quindi, tutto il contrario di quello che fa De Laurentiis. I due, quindi, pur rispettabili, sono incompatibili. Per me è un'utopia così come utopia è l'arrivo di Bagnoli, del quale pure si è parlato. Per me il Napoli ha bisogno di concretezza per ricostruire questa squadra. A De Laurentiis, poi, vorrei dire, in amicizia, che questo disastro ha svalutato la squadra di almeno 300mln. I giocatori valgono molto meno rispetto all'anno scorso e con loro anche il marchio Napoli. Bisogna prendere coscienza della realtà e ricostruire con serietà e l'unica parola chiave è la concretezza. Le vittorie dello scorso anno hanno fatto aumentare il valore di una rosa che forse poteva valere di meno. Le vittorie, il lavoro di Spalletti, di Giuntoli, del presidente, l'impegno dei giocatori che quest'anno non hanno dimostrato lo stesso impegno. È pur vero che la squadra è stata sottoposta a tre tipi di preparazione diversa, a tre allenatori; ha assistito a delle scene veramente imbarazzanti con il presidente che è entrato negli spogliatoi per cambiare il corso della partita. Quindi la ripartenza deve avvenire dalle macerie di quest'anno e fare le cose in maniera concreta. E si può fare perché il Napoli, a differenza delle altre squadre che hanno grossi disavanzi, ha addirittura un attivo di almeno 200mln e quindi la società può operare, può pagare, riscattare, decidere, può fare quello che vuole. L'importante è che lo faccia con competenza e concretezza. Bisogna ripartire dal concetto che Osimhen andrà via. Scelti, poi, uno o due attaccanti, il Napoli dovrà ricostruire tutta la difesa. E credo che si debba ripartire licenziando quelli che hanno portato giocatori bocciati da tutti e tre gli allenatori. Quindi sotto accusa anche il presidente. Attenzione sono anche giocatori bravi ma comprati per altri ruoli; sono stati pertanto acquisti sbagliati per quelle che erano le esigenze del Napoli. Quindi chi ha deciso gli acquisti o chi li ha proposti è il primo a dover essere licenziato”.


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