Sul mercato
—"Per me durante la campagna acquisti i giornalisti non devono dare opinioni importanti, decisive o restrittive. Bisogna attendere la fine del mercato e vedere le reazioni dei calciatori. Una società importante, poi, deve tenere i giocatori, di tutti i reparti, sempre al massimo della condizione e non deve permettere che ci siano delle regressioni importanti. Credo che attuare le plusvalenze - comprare giocatori giusti che in futuro prendono quota, aumentano il loro valore e la loro bravura - è una cosa lodevole. Il problema è che da quando è andato via Giuntoli il Napoli ha speso 60mln per tre giocatori che non giocano o giocano poco. Bisognerebbe che ognuno facesse il proprio lavoro: Micheli deve fare lo scouting, raccogliere i dati e portarli ad un manager che sta sul mercato e conosce la situazione. Se invece si chiede aiuto ad una persona che ha grande voce in capitolo, come Chiavelli, ebbene questi è bravissimo nell'amministrazione, nelle clausole. È a metà tra il giurista e l'economista. Quindi, tutto il rispetto per Chiavelli, però il calcio è un'altra cosa. Lo deve gestire chi ha una mente tecnica".
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