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Corbo: “Calzona mi è piaciuto molto per due aspetti. Kvara? Gesto inaccettabile”

corbo spalletti napoli de laurentiis
Il noto giornalista di Repubblica ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Antonio Corbo, giornalista di Repubblica, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte.

“Il gesto di stizza di Kvara o i gesti di stizza in generale alle sostituzioni sono inaccettabili. Ma io credo che molto dipenda anche dalle società che quando hanno un certo rigore, uno stile, una certa organizzazione, queste cose non avvengono perché poi c'è modo e modo per sconsigliare, punire o sanzionare questi atteggiamenti. Mi dispiace dirlo ma se l'allenatore non ha il rispetto dal presidente, come spesso avviene nel Napoli, è chiaro che anche i giocatori hanno un rispetto minore nei confronti dell'allenatore. Così le società perdono uno stile, una coesione, un prestigio, un'immagine. Mi auguro, quindi, che De Laurentiis abbia finalmente imboccato una nuova strada perché il Napoli, almeno ieri, mi è sembrato molto più affidabile e promettente. A me Calzona è piaciuto molto sotto l'aspetto della dignità e del comportamento. Ha mostrato coraggio, serenità e lucidità. La coppia Calzona-Sinatti mostra un Napoli che può riprendersi.

Credo che il presidente del Napoli avrebbe dovuto respingere le sue dimissioni – quando Garcia suggerì un preparatore atletico diverso – che presentò per non andare in subordine al nuovo preparatore. Il Napoli non ha una mente tecnica che sappia formare le squadre. Il Napoli compra un sacco di giocatori per poi provare a rivenderli, realizzando un sacco di soldi. Tutti gli acquisti che il Napoli fa non sono mai funzionali a riparare il vuoto che c'è nella squadra. Si comprano giocatori anche bravi ma inutili o non adatti alle esigenze. Quindi credo che Cajuste sia un giocatore da definire. Se il Napoli non prende un grosso direttore sportivo il Napoli non riuscirà a colmare i vuoti perché, ribadisco, manca una mente tecnica. Non credo nelle bandiere perché oggi il calcio è azienda e quindi c'è bisogno di professionisti, di manager. Se Hamsik rientra in queste categorie è giusto che venga. È successo per Boniperti, Juliano o Maldini. Se Hamsik ha carattere per imporre la competenza allora venga pure a Napoli. Se è solo una bandiera preferisco che lui rimanga in luoghi dove occorrono le bandiere come le federazioni.


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