Antonio Corbo, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte: "Il pareggio di ieri mi ha regalato un'emozione abbastanza intensa. Io ovviamente la vedo in maniera analitica e cerco di capire i movimenti e gli errori commessi. Tant'è che ieri sera ad un certo punto ho detto che sarebbe dovuto entrare Zaccagni perché Darmian non stava combinando niente. L'incursione di Calafiori è stata straordinaria. Difatti a me questo giocatore piace da morire e mi dispiace che non ci abbia pensato il Napoli quando si poteva acquistare. Ricordo che il primo a parlar bene di Calafiori, capendo che era un campione, è stato Giuntoli e quando gli chiedemmo cosa ne pensasse lui non ebbe dubbi a considerarlo un campione. Succede che spesso i commissari tecnici, per completare la rosa, portino in Nazionale dei turisti.
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Corbo: “Calafiori è un campione, un ex azzurro è stato il primo a dirlo”
Nell'82 Bearzot portò in Spagna Selvaggi e Massaro lasciando a casa Pruzzo. Quest'anno tra El Shaarawy e Politano io avrei portato il calciatore del Napoli anche se non mi è sembrato uno scandalo rinunciare a lui. Più in generale dico che i nostri allenatori non hanno coraggio e vanno su quei giocatori che rappresentano l'usato sicuro. Secondo me questo viene fatto perché gli allenatori italiani vogliono gestire le squadre piuttosto che costruirle. Pur facendo i complimenti a Spalletti, che ha insistito dando fiducia a Di Lorenzo che gli ha dato tanto, devo dire che ha sbagliato la formazione ed ha sbagliato la posizione di Di Lorenzo che, per esempio con la Spagna, sembrava un involtino che veniva girato e rigirato in padella da Nico Williams. Quindi Spalletti, avendo dei rimorsi evidenti, ha dato fiducia a quei giocatori che erano stati criticati. In merito al diktat di Conte, che ha detto a De Laurentiis di risolvere le questioni Di Lorenzo e Kvara prima di cominciare, credo sia giusto procedere così".
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