Antonio Conte, allenatore del Napoli, si è concesso ai microfoni di Dazn nel post-partita della sfida odierna con il Lecce, partita che è valsa la 35ª giornata del campionato 2024/25 di Serie A e che ha visto trionfare la compagine partenopea con il risultato di 0-1.


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Conte: “Tappa importante, ma non parlo mai prima. Oggi ero stressato! Sugli infortuni…”
Lecce battuto di misura: può essere la vittoria decisiva per lo Scudetto? Conte: "È una tappa importante, ma..."
—"Vittoria più importante della stagione? Non è la più importante, ma rimane importante. Ricordiamo che il Lecce veniva da un pareggio all'ultimo con l'Atalanta e da una brutta vicenda come quella di Graziano. Sono vicino a tutto il mondo Lecce: vivere una situazione del genere non è semplice. Oggi vincere era importante per mandare un messaggio positivo all'ambiente: abbiamo disputato un primo tempo di grande fattura, poi nella ripresa magari quella voglia di proteggere il risultato ci ha portato a essere meno propositivi e a pensare più a difendere.
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Scudetto? Quella di oggi è una tappa importante. Temevo il Lecce poiché giocavamo in casa loro ed è in lotta salvezza. Come dico sempre, sembra tutto normale, ma oggi Olivera ha giocato difensore centrale, prima volta con me. Doveva accadere già a Torino, poi il problema di Raspadori ci ha portato a cambiare assetto tattico. Questo è un gruppo di ragazzi che ha voglia di fare qualcosa di straordinario; ma oltre agli intenti, ci vuole voglia e coraggio. Qualcuno ha dimenticato il nostro inizio: lo 0-0 col Modena in Coppa Italia, la sconfitta per 3-0 col Verona... Ne abbiamo fatti di passi in avanti da inizio stagione. Durante la partita non ero arrabbiato, ma stressato. Queste sono partite che ti stremano: stando in vantaggio per 1-0, sai che può accadere di tutto. Pareggiare poteva cambiare tutte le carte in tavola. Nello spogliatoio, a fine partita, ho prima scaricato la tensione che avevo e poi ho ringraziato i ragazzi".
"La storia va scritta soltanto vincendo", Conte infiamma la piazza a tre partite dal coronamento del "sogno Scudetto"
—"Olivera? Ha fatto una bella partita. Aveva già giocato in nazionale da centrale, ma lì c'è un organizzazione diversa. È la seconda settimana in cui abbiamo lavorato su questa scelta tattica e ho avuto delle buone risposte. Anche Rafa Marin ha giocato bene contro il Monza, ma siamo a un punto del campionato dove bisogna avere la giusta esperienza e sopperire alle mancanze: noi non vogliamo parlarne, ma Neres, Buongiorno e Juan Jesus sono fuori, inoltre Lobotka si è fatto male e speriamo che non sia nulla di grave. Tuttavia, siamo sul pezzo e continueremo a lavorare per un obiettivo fino alla fine.
Se questo Scudetto sarebbe il capolavoro della mia carriera? Lo dirò quando eventualmente accadrà. Non parlo prima che qualcosa accada, ho l'esperienza giusta per dirlo. La storia va scritto solo in una maniera: vincendo. Gli altri possono soltanto leggerla. Quanti pasticciotti mangerò per festeggiare stasera? Neanche uno, ma se lo portano, come un rustico, me la mangio volentieri (ride, ndr)".
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