calcionapoli1926 interviste Conte: “Quello che successe a gennaio non mi rese felice. Ora difendiamo lo scudetto”

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Conte: “Quello che successe a gennaio non mi rese felice. Ora difendiamo lo scudetto”

Giovanni Montuori
Le parole del tecnico del Napoli nella sua lunga intervista a Sky Sport

Arrivano altre dichiarazioni di Antonio Conte nella seconda parte dell'intervista a "Federico Buffa Talks" su Sky Sport in uscita nella serata del 20 giugno. Di seguito un'anticipazione riportata dall'Ansa.

Conte sullo scudetto e la permanenza a Napoli

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"Quello che è successo a gennaio e durante l'anno non è che mi ha reso proprio felice. Solo l'ultima settimana sono arrivati giocatori come McTominay, Gilmour, Neres, Lukaku… Arriviamo a gennaio e tutti quanti sapete benissimo cosa è successo. Io penso di essere stato molto bravo a incassare, a non dare alibi ai miei calciatori, a non dare soprattutto alibi a me stesso. Perché comunque va via il giocatore più forte (Kvaratskhelia, ndr), dovevamo prendere un difensore e invece rimane Rafa Marin, al quale avevamo promesso di mandarlo a giocare. Diciamo che per noi gennaio è stato disastroso da questo punto di vista, a livello di progettualità.

"Fino ad allora non avevamo avuto neanche un infortunio, poi iniziano ad arrivare. Qualcuno ha detto che ne abbiamo avuto tanti, ma siamo stati la seconda squadra ad averne avuti meno in tutto il campionato. Il problema è che la rosa era proprio tirata, scarna. Quindi siamo stati bravi a compattarci, a utilizzare tanto di quello studio, perché abbiamo cambiato anche diverse situazioni tattiche e siamo arrivati alla fine con la convinzione di potercela fare. Abbiamo costruito un gruppo molto coeso e molto unito, granitico, con cui alla fine abbiamo vinto il campionato. Tutti gli allenatori che sono sotto contratto, alla fine della stagione hanno un resoconto con la società: si parla delle cose che sono andate bene e, anche se si vince, si parla delle cose che sono invece da migliorare. Sicuramente c'era un confronto che io dovevo fare con il club, che a sua volta era forte del fatto che avessi firmato tre anni di contratto. Nel momento in cui ho avuto rassicurazioni abbiamo continuato. Anche perché, comunque, c'è uno scudetto da difendere, c'è un lavoro da tutelare. Quello che mi è dispiaciuto è che su una possibilità di un eventuale divorzio tra me e il Napoli, a un mese o un mese e mezzo dalla fine del campionato si sia iniziato a parlare di me alla Juventus".