"Fino ad allora non avevamo avuto neanche un infortunio, poi iniziano ad arrivare. Qualcuno ha detto che ne abbiamo avuto tanti, ma siamo stati la seconda squadra ad averne avuti meno in tutto il campionato. Il problema è che la rosa era proprio tirata, scarna. Quindi siamo stati bravi a compattarci, a utilizzare tanto di quello studio, perché abbiamo cambiato anche diverse situazioni tattiche e siamo arrivati alla fine con la convinzione di potercela fare. Abbiamo costruito un gruppo molto coeso e molto unito, granitico, con cui alla fine abbiamo vinto il campionato. Tutti gli allenatori che sono sotto contratto, alla fine della stagione hanno un resoconto con la società: si parla delle cose che sono andate bene e, anche se si vince, si parla delle cose che sono invece da migliorare. Sicuramente c'era un confronto che io dovevo fare con il club, che a sua volta era forte del fatto che avessi firmato tre anni di contratto. Nel momento in cui ho avuto rassicurazioni abbiamo continuato. Anche perché, comunque, c'è uno scudetto da difendere, c'è un lavoro da tutelare. Quello che mi è dispiaciuto è che su una possibilità di un eventuale divorzio tra me e il Napoli, a un mese o un mese e mezzo dalla fine del campionato si sia iniziato a parlare di me alla Juventus".
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