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Conte in conferenza: “Ecco perché amo questa squadra. Sul modulo e le parole di ADL…”

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Le parole del tecnico azzurro in conferenza stampa
Raffaele Troiano

Antonio Conte, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa al termine della gara contro il Monza. Di seguito le parole del tecnico partenopeo, riportate dalla nostra redazione:

"Mi aspettavo la testa della classifica così presto? Sono passate solo sei partite, è stato un calendario che escluso lo scontro diretto con la Juventus e col Bologna che fa la Champions, è stato abbastanza non impegnativo. Fa piacere sicuramente, siamo partiti con l'handicap del 3-0 a Verona, e abbiamo inanellato partite che hanno messo fieno in cascina per i momenti più duri che potrebbero accadere. Siamo contenti, sappiamo ciò che facciamo, il lavoro che c'è, sono contento per i ragazzi che mi danno grande disponibilità: c'è grande apertura e voglia di migliorare e crescere, è la gioia più grande al di là del risultato".


Sul modulo con tre centrocampisti: "Se portano maggiore equilibrio? L'equilibrio parte sempre dalla disponibilità a lavorare in fase offensiva e difensiva. Al di là del modulo o delle varie situazioni che si possono incontrare. La disponibilità e la voglia di lavorare ti permettono di avere questo equilibrio. Politano ha fatto un lavoro che non so se avete visto, e comunque ha fatto gol ed è la dimostrazione che l'io viene messo al servizio della squadra. Noi dobbiamo pensare col noi, lo dico ogni giorno ai ragazzi. Vederli mettersi a disposizione, anche sacrificando alcune proprie caratteristiche, porta Matteo a fare una grande partita difensiva e offensiva. Non dimentichiamo che Scott e Billy sono arrivati l'ultimo giorno di mercato, c'è voluto tempo per inserirli: li avessimo avuti prima, avremmo provato altre situazioni. Mi sono preso una responsabilità con la Juventus, magari avremmo perso ed io da uomo di calcio so che avrei sentito di poter aspettare. Non ne avrei capito il motivo, però. Siamo una squadra che può fare due moduli, quando ho visto un po' di appagamento ho cercato di non rischiare più".

Sul momento della squadra: "De Laurentiis ha detto che non dice nulla? Mi sento di dire che dobbiamo continuare a fare ciò che facciamo in maniera importante, c'è disponibilità ed abnegazione. Mi hanno chiesto se sono innamorato di questa squadra, lo sono già. Ho un gruppo di ragazzi e non lo dico per piaggeria: si è creata una buona atmosfera, ho trovato ragazzi disponibili, il gruppo storico e chi è arrivato in estate. Si sta creando una buona alchimia ed un buon entusiasmo, poi noi dobbiamo lavorare affinché i tifosi possano vedere realtà ciò che sognano. Sono l'ultimo a poter negare al tifoso di sognare il meglio per il Napoli, noi lavoriamo affinché i sogni diventino realtà ma dobbiamo essere realisti sotto tutti i punti di vista. E ho l'esperienza per dire che dobbiamo viaggiare con i piedi per terra, senza guardare gli altri. Ho visto un po' di frenesia nei primi minuti, credo che i ragazzi sentissero il fatto che vincendo saremmo andati in testa alla classifica: dopo sei giornate conta poco, ma è importante perché le altre avevano vinto e noi dovevamo vincere con la pressione di doverlo fare. Anche questo è uno step da fare".

Sulla posizione di McTominay: "Nulla avviene per caso, ci sono situazioni provate in allenamento con cui creiamo difficoltà agli avversari tramite le posizioni. Scott è un giocatore completo, duttile, che può fare da trequartista dietro la punta, la mezz'ala, il centrocampo a due o anche l'esterno nel finale nel 5-4-1 con licenza d'attaccare. Sa essere duttile ed sicuramente è un buonissimo giocatore".

Sui cambi tardivi: "Il Monza non ci aveva mai creato dei problemi, in quel momento in cui vedi che c'è un buon equilibrio e non soffri, inserire o fare cambi tanto per farli, non ne vedo il motivo. Se le faccio c'è un motivo: Politano mi ha soddisfatto in pieno, sicuramente altri non avrebbero potuto fare quel lavoro. Avevamo giocato anche giovedì in Coppa Italia, noi ci alleniamo per uscire alla distanza, tutto ciò che facciamo lo facciamo per non rompere l'equilibrio poi se c'è da accelerare si creano situazioni offensive in determinati momenti della partita. Tra Palermo e Monza hanno giocato un po' tutti".