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interviste
Palmeri: “Conte può spezzare una maledizione. Il Napoli ha un vantaggio evidente”
Tancredi Palmeri, giornalista, nel suo editoriale odierno per Sportitalia si è soffermato anche sul Napoli di Antonio Conte. L'opinionista ha spiegato i motivi per cui il club partenopeo può dire la sua anche nel campionato di Serie A 2025/2026. La società campana affronterà oggi, alle ore 18:30, il Sassuolo al Mapei Stadium. Di seguito quanto analizzato.
"Era dai tempi di Maradona che il Napoli non era sulla carta favorito per lo scudetto come quest’anno. Perché a ben vedere mai il Napoli ha vinto da favorito. Non lo era certo con Conte l’anno scorso, outsider di lusso ma dietro le solite note, e sicuramente non con Spalletti, quando anzi a Napoli tutti si disperavano per la diaspora degli Insigne e Mertens. Ma anche nelle due stagioni trionfali di Diego, il Napoli vinse nelle annate dove favorite ai nastri di partenza erano rispettivamente la Juventus campione d’Italia in carica e il Milan campione d’Europa in carica. A ben vedere le uniche due stagioni della storia del Napoli in cui è stato il principale favorito sono state di seguito 87-88 e 88-89, quando prima fu beffata dal Milan di Sacchi e poi sorpresa dall’inaspettata Inter dei record. E dunque Conte può spezzare la maledizione: far vincere il Napoli per la prima volta da favorito. E non solo: perché il Napoli non è mai riuscito a vincere due scudetti consecutivi nei suoi primi 4, e in questa speciale classifica è preceduta solo dall’Inter che detiene il record storico, mai capace di ripetersi per i suoi primi 5 scudetti. Il favore per Conte è evidente: una squadra titolare da scudetto a cui è stata aggiunta una panchina lunga (che potrebbe allungarsi ulteriormente), ma in verità con una dorsale nuova nuova che potrebbe tranquillamente essere quella di una squadra campione, tale è Milinkovic-Savic/Beukema/De Bruyne/Lucca".
"Un vantaggio evidente però non netto, se come è vero l’infortunio di Lukaku potrebbe tenerlo fuori per tutto il girone d’andata, e il Napoli dovrà provvedere anche alla Champions. Ma c’è un Hojlund che incombe sul San Paolo, e allora sì che potrebbero ristabilirsi le distanze. L’avvertenza è dunque d’obbligo: la griglia di partenza può essere rivista dopo il 1 settembre, e con una finestra (invero quasi mai decisiva) il 1 febbraio".
"Conte si prefissa di cambiare il trend portando una squadra a confermarsi campione per la prima volta dopo 6 anni, e badate che si tratta di un digiuno incredibile, perché solo altre due volte nella storia si dovette attendere più a lungo che una squadra si riconfermasse campione: per 7 campionati nel 1922, e le dieci stagioni tra la Juve di Trapattoni e il Milan di Capello. Anche la cabala gioca a favore del Napoli…".
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