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calcionapoli1926 interviste Trotta: “Penso che Conte cambierà modulo. Ecco perché McTominay è stato penalizzato”

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Trotta: “Penso che Conte cambierà modulo. Ecco perché McTominay è stato penalizzato”

Conte Napoli
Le dichiarazioni dell'ex calciatore del Napoli sul tecnico leccese, sullo scozzese e non solo
Luca Buonincontri

Ivano Trotta, allenatore, è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, toccando diversi temi. Dal motivo per cui il Napoli di Conte fa ancora fatica al cambio modulo, fino ad arrivare a qualche individualità di spicco come De Bruyne, McTominay ed i due estremi difensori. Di seguito le dichiarazioni salienti dell'ex azzurro.

Sul perché il Napoli fa ancora fatica

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Chiaramente la situazione è completamente diversa rispetto all’anno scorso. Ora c’è la Champions, gli impegni sono maggiori e questo influisce a livello mentale e organizzativo. Non dico che Conte debba avere due squadre, ma servono tanti doppioni per fare un’alternanza costante. Conte la sua vera squadra ancora non l’ha trovata. Ha delle idee, ma è stato costretto – passatemi il termine – a far convivere i campioni che ha a disposizione".


Sull'arrivo di De Bruyne

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"L’arrivo di De Bruyne, per esempio, è stata un’occasione che non potevi lasciarti scappare: un giocatore ancora in forma, con un contratto importante. Ma sono convinto che, se ci fosse stato un costo da pagare per il cartellino, il Napoli non l’avrebbe preso".

Sul perché McTominay è il più penalizzato dal cambio modulo

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"L’occasione ha portato il mister a cercare una convivenza tra lo scozzese ed il belga che, francamente, fatica a concretizzarsi. L’anno scorso lo schema funzionava benissimo, perché avevi esterni forti e una struttura congeniale. Con questi nuovi inserimenti, rischi di penalizzare qualcuno, come sta accadendo a McTominay".

Sul possibile ritorno al 4-3-3

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"Per questo, secondo me, Conte dovrà rivedere alcuni assetti tattici: sulla lunga ritornerà al 4-3-3. Per una squadra ambiziosa come il Napoli, che vuole continuare a stare ad alti livelli, servono grandi giocatori in campo ma anche alternative valide in panchina. Con i cinque cambi e con il calcio moderno, spesso le partite si risolvono proprio grazie a chi entra dalla panchina. Non è più come una volta: oggi chi subentra può decidere le gare".

Sui due estremi difensori

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"Abbiamo visto anche il ruolo del portiere: ieri, ad esempio, Milinkovic-Savić ha fatto una parata incredibile nel finale, ma probabilmente sabato tornerà in panchina. Secondo me Conte è convinto di avere due portieri forti e non vuole penalizzarne totalmente uno. Il portiere è un ruolo particolare: non avere continuità può sembrare un limite, ma entrambi hanno dimostrato di saper reggere. Lui li vede ogni giorno in allenamento e sa che entrambi sono mentalmente pronti. È una scelta che può avere una sua logica, sebbene non trovano continuità. Per me il portiere deve averla: guarda Donnarumma al City, gioca sempre lui, punto, nonostante sia appena arrivato. Ma a Napoli non è la prima volta che succede questa alternanza, è capitato anche in passato con altri portieri accanto a Meret, quindi non credo sia solo volontà di Conte”.