Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

calcionapoli1926 interviste Trotta: “Le parole di Conte non mi sorprendono. Il vero problema del Napoli è questo”

interviste

Trotta: “Le parole di Conte non mi sorprendono. Il vero problema del Napoli è questo”

Conte Napoli
Le dichiarazioni dell'ex calciatore sulla strategia comunicativa del tecnico leccese e sul club partenopeo
Luca Buonincontri

Ivano Trotta, allenatore, è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, toccando diversi temi. Dalle dichiarazioni di Conte post Napoli-Eintracht a cosa non funziona nel club partenopeo, fino ad arrivare ai tanti infortuni. Di seguito le dichiarazioni salienti dell'ex centrocampista.

Sulle dichiarazioni post Napoli-Eintracht di Conte

—  

Diciamo che è nel suo stile. Conte interpreta sempre così le conferenze: diretto, schietto. Non mi sorprende. Ho sentito anche le sue parole sul fatto che l’Eintracht fosse venuto a fare il catenaccio… in realtà hanno fatto la partita che dovevano fare, perché questa squadra ha preso 19 gol solo in Bundesliga in nove gare. Non può venire a Napoli e giocare a viso aperto. Il Napoli, però, non è stato incisivo. A differenza del Como, che oggi mette in difficoltà chiunque, il pareggio contro l’Eintracht io lo considero un passo falso. Sono due punti persi. Il Napoli segna poco, e non è solo un fatto di assenze: prima si diceva che il problema fosse De Bruyne, ora che manca lui non si segna comunque".


Sul vero problema del club partenopeo

—  

"Bisogna essere coerenti nei giudizi. Il Napoli ha una rosa forte, costruita per competere su tutti i fronti. Ci sono stati troppi infortuni, è vero, ma il punto è che non si è ancora trovata una vera identità. Il Napoli che ho visto con l’Inter — dominante, aggressivo, con il pallino del giocooggi non si vede più. E mancano i gol degli attaccanti: è vero che “l’importante è che segni qualcuno”, ma se hai speso tanto per giocatori offensivi, è giusto che siano loro a fare la differenza. Per rispondere alla domanda dello scaricabarile, secondo me, in un club così importante ognuno deve fare il proprio".

Sui tanti infortuni che hanno falcidiato la rosa azzurra

—  

"Gli infortuni vanno gestiti dallo staff sanitario: tempi, recuperi, modalità. Ai miei tempi, appena sentivi un fastidio muscolare, la prima tappa era la sala medica, dove dottore, fisioterapista e massaggiatore ti valutavano e poi parlavano con il mister per decidere. Oggi immagino sia tutto ancora più strutturato. Non credo che Conte faccia allenare un giocatore mezzo infortunato senza il via libera dei medici. A noi non succedeva mai di scendere in campo con un dolore senza passare prima dal reparto medico. Quindi non penso che Conte abbia sbagliato in questo. Magari ha solo voluto sottolineare che serva maggiore coordinazione”. 

Se è mancato qualcosa nella preparazione

—  

Questo è un discorso diverso. Sì, in questo caso è lo staff tecnico e non sanitario a doversi fare delle domande. Se ci sono troppi infortuni, un motivo c’è. I fattori possono essere tanti, ma quando parliamo di infortuni importanti — come quelli di De Bruyne e Lukaku — bisogna capire perché accadono e come evitarli. Conte non è certo un allenatore alle prime armi: da Bari a Siena fino ai top club, i suoi metodi sono sempre stati molto intensi, e i risultati gli hanno dato ragione. Forse oggi paga un momento negativo, ma sicuramente è giusto che lo staff si interroghi e provi a correggere qualcosa”.