Sull'accoglienza dei tifosi a Capodichino: "La notte di Capodichino il megafono mi è stato dato, io ero dentro al pullman e mi è stato dato il megafono chiedendo di dire due parole. Al giorno d'oggi dire un grazie è difficile, e ringraziare i nostri tifosi era il minimo. Perché sia all'andata che al ritorno si sono presentati ed è stato incredibile. Mi è stato chiesto. Poi penso che se non avessi detto nulla saremmo ancora a Capodichino (ride). Sono situazioni che fanno capire dove sei, che amore c'è, che passione c'è. Sono cose che ti porti dentro per sempre a prescindere di quello che succede, anche perché stiano parlando di una seconda partita del girone di ritorno. Ringrazio ancora chi è venuto lì e continuamente fa sacrifici per il Napoli".
Sulla difficoltà delle gare: "Io ho percepito che anche le gare contro Atalanta, Verona e Roma non sono normali. Per tante cose non è che ci sia una partita in particolare. Noi dobbiamo considerare ogni partita, la partita, perché servono i tre punti da mettere in cascina. La partita di Bergamo serve a portare fiducia, anche per capire a che punto siamo. Sono partite ad altissima difficoltà, La Juventus è un osso duro e nessuno li ha sconfitti".
Sulle squadre imbattibili: "Squadre imbattibili non esistono, perché le sconfitte fanno parte della vita. La Juve è una squadra quadrata, con giocatori forti, che l'anno scorso sono arrivati con tanti punti rispetto a noi, giocano in Champions, hanno fatto un ottimo club. Bisogna avere sempre rispetto di top club come quello bianconere. Io comunque ho sempre un solo grande obiettivo, vincere".
Sul mercato: "Ogni finestra di mercato ti può migliorare, se non sarà adesso, sarà a giugno. Anche perché dobbiamo tornare in Europa. Ma sicuramente dobbiamo rinforzare, poi ne parleremo. Per ogni squadra in ogni mercato ti puoi rinforzare per il presente, ma anche per il futuro. Il nostro mercato è anche per il futuro, dobbiamo mettere delle basi e poi aggiungere dei pezzi. In estate siamo stati bravi, ma anche fortunati, perché non è semplice mettere dei giocatori e non sbagliarne uno di giocatori. Basta guardare il mercato di due anni fa in cui il presidente ha speso 100 milioni e lo ha sempre rimarcato ed ora sono andati tutti via in prestito. Bisogna saper spendere. In ogni sessione di mercato c'è l'opportunità di migliorarsi. Poi se c'è la possibilità è giusto che sia il club a deciderlo, io sono venuto a Napoli per dare una mano al club. Non farò nulla di particolare, perché bisogna essere costruttivo. Io ho un gruppo di ragazzi di cui sono contento perché con loro posso andare in guerra. Se arriva qualcuno che possa dare una mano va bene, ma se non arriva nessuno non fa niente. Sapendo che però siamo pochi se andiamo in Europa".
Su Buongiorno: "Buongiorno da inizio settimana ha lavorato con noi, ha perso massa muscolare e deve rimettersi in forma. Parliamo molto con il calciatore, perché non voglio forzare il rientro. Io so che l'infortunio va gestito anche a livello mentale, ha ripreso ad allenarsi in gruppo, con le giuste precauzione. Quando sarà lui a dirmi che è pronto allora tornerà a giocare".
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