Il paragone con la Juventus di Allegri
—"Bene. Pur con tutte le differenze del caso, degli avversari, delle premesse, dello svolgimento della partita, ho rivisto nel Napoli di Conte a Manchester quella Juventus di Allegri (ironia della sorte, una squadra che era l’incarnazione di Belzebù per i napoletani). Il Napoli non ha svaccato, ha perso con onore, certo sul 2-0 il City si è fermato, ma era stato il Napoli a farlo faticare per chiudere la partita. Ha retto 55 minuti, ha fatto i primi 20 con un interessante partita a scacchi concentrata. Insomma: il Napoli di Conte ha ancora evidenti limiti tecnici paragonato alle big, ma non tattici. L’agonismo e l’implacabilità ci sono, ed è materiale su cui lavorare per crescere. E poi se è vero che Conte è il re dei campionati, beh la nuova formula è perfetta per lui".
Su dove può arrivare il Napoli in Champions
—"La scorsa settimana ho pronosticato il Napoli finalista di questa Champions e lo confermo: oggi non è pronto, ma c’è il materiale per crescere, e la resistenza di Manchester ne è la prova proprio per come è stata condotta. E anche quella Juventus di Allegri a fine anno arrivò in finale di Champions…".
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