Le dichiarazioni dell'ex direttore sportivo azzurro sul momento della squadra partenopea e sul big match di sabato
Pierpaolo Marino, ex direttore sporitvo con un passato anche al Napoli, ha rilasciato una lunga intervista a L'Interista, toccando diversi temi. Dal momento della squadra allenata da Antonio Conte alla lotta Scudetto, fino ad arrivare al big match di sabato tra il club partenopeo e quello nerazzurro. Di seguito uno stralcio del suo intervento.
Se Conte riuscirà a risollevare il Napoli
—
“Io sono convinto che Conte ci lavorerà e saprà migliorare sicuramente quel livello di rendimento che ha toccato il fondo ieri sera. Io credo che le cause non siano mai una soltanto, ma molteplici. Non esclusa quella dell'arrivo di giocatori che hanno costretto Conte a cambiare gli equilibri della squadra che ha fatto la miracolosa stagione dell'anno scorso”.
Sulla sfida di sabato tra gli azzurri e l'Inter
—
“In questo momento l'Inter ha un attacco a mitraglia. Penso che sia uno dei migliori come numero e qualità degli attaccanti che ha a disposizione. La squadra nerazzurra ha un parco attaccanti importantissimo: a Lautaro e Thuram si sono aggiunti Bonny e Pio Esposito, cioè dei giocatori che sono quasi del livello dei due che ho menzionato in precedenza. Quindi, per me si tratta di uno dei migliori attacchi europei e sicuramente del migliore in Italia. Mentre è chiaro che la difesa del Napoli, in questo momento, avendo preso sette gol in campionato e tanti gol in Champions, sia sotto osservazione, sotto critica e accusa. Quindi, sarà importante che la difesa del Napoli si ritrovi in compattezza perché altrimenti con l'attacco dell'Inter sarà molto dura”.
Sulla lotta Scudetto
—
“Guardi, io vedo un Campionato molto appiattito in testa, con più squadre in lotta tra loro. Noto quest’equilibrio tra 5-6 squadre che stanno ai vertici della classifica, penso che ciò si protrarrà a lungo. Vedo Milan, Juventus, Inter, Napoli, ma anche la Roma si può inserire nei discorsi. E non escludiamo l'Atalanta, che sta lì ai margini della lotta scudetto, nel contesto di un Campionato molto equilibrato. Poi se mi chiede a che livello, in basso o in alto, io dico che vedremo più avanti se sarà in basso o in alto a seconda della quota a cui si vincerà lo scudetto. L’anno scorso è stata bassa, potrebbe esserlo anche quest’anno”.