Dalla lotta Scudetto al futuro del tecnico salentino, passando per i margini di crescita del perno centrale della retroguardia azzurra: l'analisi di Carrera sui principali temi d'attualità in casa partenopea
Massimo Carrera, ex collaboratore tecnico di Antonio Conte (durante il triennio 2011-2014 alla Juventus e nel successivo biennio trascorso sulla panchina della nazionale italiana), è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, durante la trasmissione "Sunday Sport". Nel corso del collegamento, l'ex calciatore (di ruolo difensore) ha trattato, mediante le seguenti dichiarazioni, alcune tematiche relative al presente (e all'imminente futuro) della Società Sportiva Calcio Napoli.
Crollo Napoli nei secondi tempi, Carrera placa i tifosi disfattisti: "Esistono anche gli avversari"
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“Problemi Napoli nel secondo tempo? Bisogna ricordare che esistono anche gli avversari, pur volendo sempre fare meglio. Primo tempo Bologna male e Napoli bene, poi si è ribaltata la situazione. A volte può capitare che le prestazioni dell’avversario incidano sulle tue. Approccio sbagliato no, perché sull’1-0, conoscendo Antonio, sicuramente questa non è una caratteristica che manca alle squadre di Conte. Nemmeno un problema fisico secondo me, perché con una partita a settimana riesci a gestire bene i carichi di lavoro. Anche l’Inter vinceva 2-0 e poi ha pareggiato, ma non è che si può criticare poi quella squadra, può capitare".
Lotta Scudetto, il pensiero di Carrera: "L'Inter è più forte, ma il Napoli..."
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"Lotta Scudetto? Penso che questo campionato sarà incerto fino alla fine: vincerà chi sbaglierà di meno, ma entrambe hanno le carte per poter vincere. L'Inter ha la squadra più forte, ma il Napoli ha il vantaggio di giocare di meno e può essere un’arma in più".
Conte, sostituzioni effettuate troppo in ritardo? Carrera ne prende le difese: "Col senno di poi..."
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"Difesa a tre? L’importante è avere gli uomini giusti nel momento giusto: hanno la miglior difesa e quindi direi che, sotto l’aspetto difensivo, hanno lavorato bene sia se si mettono a quattro che con tre centrali. Sostituzioni ritardate? Lui ha una gestione a sé a seconda delle partite. Col senno di poi, tutti possono dire che si poteva cambiare prima o dopo, ma sono tante le valutazioni da fare nel corso di una partita. Da allenatore posso dirti che non è semplice nel corso della partita, poi dopo è più facile giudicare. Bisogna saper mantenere gli equilibri e fare le scelte giuste: è difficile fare sempre la scelta giusta”.