Tutti abbiamo sopravvalutato la squadra campione. L’impresa è stata straordinaria al punto da non far pensare a nessuno che forse McTominay (tanto per dirne uno) avesse fatto una stagione ingiocabile, che fosse impossibile rimanere a vette così alte di rendimento. E il discorso vale un po’ per tutti. Anche l’effetto pancia-piena dopo lo scudetto sicuramente ha contribuito ad allentare quella tensione emotiva che aveva portato il gruppo ad andare oltre il suo valore tecnico. Conte è un allenatore che pretende molto, che alza sempre l’asticella, chiede voglia, fame, cuore, oltre ad allenamenti molto intensi. La squadra non lo segue come ha fatto l’anno scorso, l’ha detto lui, ma era evidente. Se non c’è più feeling, se l’energia s’è davvero interrotta la situazione potrebbe aggravarsi. Conte, l’ha scritto anche nel suo ultimo libro, ha bisogno di lavorare duro sulla testa dei giocatori, deve sentire di poter portarli tutti a condividere certi concetti che vanno dalla dedizione totale, alla applicazione costante per arrivare a giocare un calcio codificato. Questa operazione non è riuscita, il Napoli non è la macchina dell’anno scorso. Forse alcuni dei vecchi non hanno più la voglia di sacrificarsi e questo ha ostacolato anche l’inserimento dei nuovi. Il Napoli butta acqua sul fuoco. La fiducia di De Laurentiis è ancora totale, si pensa a uno sfogo figlio della ovvia delusione per il risultato, come detto. Nei prossimi giorni ci saranno incontri per analizzare la situazione e capire dove intervenire. Situazione da monitorare, vediamo se tutto rientrerà. Ma ricordiamo che Conte è capace di gesti clamorosi e in carriera ne ha già fatti".
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