Conte: “Sono preoccupato! Non sto lavorando bene, manca energia positiva. Su Hojlund…”

Antonio Conte, allenatore del Napoli, si è concesso per una breve intervista ai microfoni di Dazn nel post-partita della sfida odierna con il Bologna, valsa l'11ª giornata del campionato 2025/26 di Serie A e che ha visto la compagine emiliana trionfare con il risultato di 2-0.

"Vanno fatte delle riflessioni, 5 sconfitte sono troppe! Non sto riuscendo a cambiare l'energia della squadra", le parole di Conte a Dazn post Bologna-Napoli

"Abbiamo avuto meno energia del Bologna? Oggi loro ne hanno avuta più di noi in tutto, oltre che voglia ed entusiasmo: è questo che mi dispiace per davvero e che deve farmi riflettere. È la 5ª sconfitta da inizio stagione, non la prima: significa che vanno fatte delle riflessioni. Ne ho già fatte in passato con la squadra, ma il problema è che loro hanno giocato giovedì e sembravano avvelenati, mentre noi abbiamo fatto il compitino fino a scioglierci. Ci dev'essere un'energia diversa in campo rispetto a quella che stiamo vedendo. Hojlund? Oggi non mi è dispiaciuto; forse è stato il migliore in campo dei nostri. Lucumí ha fatto molta fatica. Gol e assist sono relativi, non bisogna racchiudere la prestazioni in quello. Avevamo preparato la partita in un certo modo, come hanno dimostrato le intenzioni di Hojlund: protezione palla, cambio gioco... Purtroppo siamo mancati in generale.

Questo rendimento non basterà per difendere lo Scudetto? Sinceramente sono preoccupato: se una squadra che viene etichettata come la favorita perde cinque partite, vuol dire che qualcosa non sta andando nel verso giusto. Nel 2024, dopo lo Scudetto, siamo arrivati decimi: forse l'insegnamento non è stato ancora appresso... Il brutto anatroccolo non sempre diventa subito cigno. L'anno scorso abbiamo fatto qualcosa di straordinario e adesso stiamo continuando a lavorare, ma dobbiamo domandarci se lo stiamo facendo con voglia, con entusiasmo, con grinta o se ci stiamo crogiolando sui nostri successi. Sicuramente non abbiamo l'energia positiva che ci contraddistingueva lo scorso anno e non lo penso da oggi: i ragazzi lo sanno. Mi dispiace non riuscire a cambiare questa energia: significa che non sto facendo un buon lavoro".